Terzo test stagionale per l'Udinese e prima amichevole probante, mister Delneri infatti decide di affidarsi ad un undici iniziale che si avvicina di molto a quello titolare, partendo dal solito 4-4-2 di base. In attesa del mercato, da cui il tecnico si aspetta rinforzi, sono intanto Perica e Angella i sostituti di Duvàn Zapata e Felipe.
Questo l'undici di partenza friulano: (4-4-2) - Scuffet; Widmer, Danilo, Angella, Pezzella; De Paul, Hallfredsson, Fofana, Jankto; Perica, Thereau.
Il Kayserispor risponde così: (4-2-3-1) - Yildrim; Lopes, Sapunaru, Gulen, Kas; Espinoza, Boldrin; Bia, Turuc, Turan; Bulut.
Nei turchi il grande assente è l'ex proprio dell'Udinese Asamoah Gyan, acquistato recentemente per fargli fare da terminale offensivo, visto che Umut Bulut inizia ad essere in là con gli anni. Il primo tempo è letteralmente soporifero. A parte un colpo di testa di Sapunaru nei primi minuti, per quasi tutta la frazione non si registrano occasioni da gol o spunti partircolarmente interessanti. Entrambe le formazioni si difendono egregiamente, ma poi, nella trequarti avversaria, si perdono e non riescono ad incidere. Sono quindi quasi dei fantasmi Thereau e Perica, che non arrivano mai alla conclusione. Il francese addirittura raramente tocca palla.
In evidenza invece gli esterni, con De Paul che mette in mostra una grande prestazione offensiva e difensiva, mentre Pezzella è puntuale nelle chiusure e pericoloso quando avanza. La partita si infiamma al 43', quando Widmer tocca con la mano l'attaccante avversario. Per l'arbitro è calcio di rigore, decisione molto discutibile di un direttore di gara che si rivelerà molto scadente. Comunque il tiro dal dischetto di Turuc è orribile e Scuffet para la conclusione centrale, respingendo anche il tap in, che si rivela essere sempre centrale. Allo scadere Angella sfiora il gol da cineteca, con una rovesciata da calcio piazzato, ma stavolta è Yildrim a fare il fenomeno.
Secondo tempo decisamente più ricco di spunti. Delneri cambia completamente la struttura dell'attacco, passando ad un 4-1-4-1/4-2-3-1 che aumenta notevolmente il peso offensivo delle zebrette. Cosa paradossale, visto che parliamo di un modulo provato non così spesso l'anno scorso e quindi ancora da assimilare del tutto. Sta di fatto che con Lasagna supportato da De Paul e Ingelsson prima, e da Ewandro poi, l'Udinese diventa molto più pericolosa. In mezzo poi Balic sembra essere molto più in forma di Fofana e Hallfredsson, regalando spunti interessanti. Al 53' Ingelsson centra il palo con una meravigliosa girata al volo, poi, dopo diversi minuti di pressione, le zebrette al 72' sbloccano la gara: bel corner di Balic, tutte le torri sfiorano soltanto il pallone, che arriva a Lasagna, il quale, da solo, insacca comodamente col mancino (1-0).
La partita sembra chiusa all'82' quando, con la stanchezza che ha abbassato di nuovo i ritmi, l'Udinese sfrutta la lentezza dei turchi, battendo rapidamente un corner. Matos è solo, si accentra e scarica un tiro a giro imprendibile (2-0). In mezzo al calcio giocato però anche tante decisioni arbitrali discutibili, con Nagele che ha una gestione dei cartellini molto personale e ci deve pensare addirittura capitan Turuc a risolvere una rissa, mandando fuori il suo compagno Espinoza. Dovrebbe toccare al direttore di gara sedare questi "focolai" ma, come abbiamo detto, c'è stato più di qualche errore da parte sua. I friulani sono stanchi, calano bruscamente e iniziano a sbagliare in difesa. Ne approfitta Cinaz, che insacca tutto solo un cross dalla destra al 90', per quella che è la prima vera palla gol turca (2-1). Il destino però in questa amichevole sembra essere avverso ai bianconeri. L'arbitro dà due minuti di recupero, ma, a tempo scaduto, non fischia e continua incomprensibilmente a far giocare per altri due minuti, raddoppiando l'extra time senza motivo. Il Kayserispor non si lascia scappare l'occasione e colpisce di nuovo gli stremati bianconeri: discesa di Mendes sulla fascia, primo tiro respinto da Bizzarri, che però nulla può sul tap in (2-2). Difesa troppo sulle gambe per poter reagire, cose che in campionato non dovrebbero succedere, ma che nel "calcio d'agosto" sono normali. Finisce dunque in parità una sfida che l'Udinese ha controllato per buoni 85 minuti.
Potrà essere sicuramente soddisfatto Delneri dei suoi, che stanno diventando sempre più squadra. Nello schieramento base l'assenza di una punta vera si fa sentire eccome, con Thereau e Perica che, nella prima amichevole di spessore, hanno fatto vedere di non sapersi muovere negli stretti spazi dell'area avversaria. Meglio nel secondo tempo, con giocatori più rapidi come Ingelsson ed Ewandro a supporto di Lasagna, a fare da falso nove. Vedremo cosa porterà il mercato, questo primo test intanto ci dice che l'Udinese, se escludiamo il problema della tenuta atletica, normale in ritiro, ha qualche soluzione su cui contare anche in assenza di colpi importanti da "piazza affari".