Nella notte l'esordio in maglia bianconera nell'amichevole, poi persa, contro il Barcellona, ora le parole per convincere Allegri e i tifosi della Juventus che si merita la conferma in squadra. Rodrigo Bentancur si sente pronto a vestire la casacca di Madama per tutta la stagione.
"Mi sento pronto per la Juve - dice il giovane centrocampista uruguaiano al Corriere dello Sport -. Ho vent'anni, ma ho tanta esperienza con il Boca". E come dargli torto. Cinquantacinque presenze con la maglia Xeneizes sono un bel bagaglio d'esperienza, soprattutto se la maggior parte sono avvenute nella bolgia della Bombonera, che ti forgia il carattere, anche se i big match che attendono Bentancur e la Juventus in questa nuova, lunga, stagione hanno peso diverso. Il suo ex allenatore al Boca Juniors, Schelotto, lo ha paragonato a Paul Pogba, ma lui minimizza: "Spero di imitarlo. Il mister ha sempre avuto fiducia in me: mi ha detto che avrebbe preferito tenermi ancora un anno, però mi ha fatto l'in bocca al lupo". Infatti, i suoi idoli sono ben altri, comprensibilmente visto che lui e Pogba sono quasi coetanei: "Pirlo e Gerrard? Piedi magnifici, sogno di diventare come loro".
Adesso però, Allegri dovrà trovargli la collocazione corretta in campo, non facile per uno che in Argentina ha giocato in tutti i ruoli del centrocampo, dal mediano al trequartista, passando per il centrale e l'esterno sia a destra, sia a sinistra. Come tutti i calciatori, però, anche Bentancur ha un ruolo preferito in cui giocare: "Nel Boca ho giocato ovunque: la mia posizione preferita è nel centrocampo a due davanti alla difesa. Mi alleno con campioni che vedevo in tv, accanto a loro posso crescere tanto".
L'accoglienza a Torino è stata calda per un giocatore che in pochi conoscevano, ma il periodo di ambientamento a Vinovo non è ancora terminato ed in questo senso il riunirsi del gruppo presente in Italia con quello dei sudamericani a Boston sta aiutando il ventenne uruguaiano ad amalgamarsi alla rosa: "Mi hanno accolto tutti benissimo, ma ora che sono arrivati i sudamericani mi sento un po’ più a casa: rivalità con gli argentini? Ci scherzavamo anche al Boca".