Raggiunto in esclusiva dai microfoni di Vavel Italia, l'ex portiere di Udinese, Sampdoria, Cesena, Alessandria e Cremonese, Luigi Turci, ha dato la sua opinione su alcuni argomenti relativi ai giovani portieri italiani, attualmente al centro di molte voci.
Turci, partiamo dall'Udinese, innanzitutto, ci può spiegare perchè non è più nello staff tecnico dei friulani? "Non posso dire molto ad oggi, ne approfitto però per ringraziare pubblicamente la società nelle figure del paròn Pozzo, la moglie e il direttore Collavino. Ora per il futuro vedrò, ho qualche opportunità".
Sempre restando nell'ambito bianconero, come pensa abbia gestito la situazione Meret-Scuffet la società? "Credo che, strategicamente parlando, l'Udinese si sia mossa nel modo migliore. Scuffet ha già 30 presenze in Serie A, conosce la categoria. Meret invece ha fatto solo la Serie B con la SPAL. Quindi la società ha fatto la scelta migliore, puntando su Simone e facendo un investimento su Alex, mandandolo in prestito di nuovo a Ferrara in A".
Le zebrette hanno altri due giovani talenti, Perisan e Borsellini, quest'ultimo pare che farà il terzo in prima squadra e il titolare in primavera, cosa ne pensa? "Anche con loro la strategia è abbastanza corretta, Perisan deve confrontarsi ancora con un campionato vero, dato che per ora ha fatto solo la Primavera. Andrà in una piazza importante come quella di Trieste, dove potrà confrontarsi con una realtà importante. Borsellini secondo me è un nodo da sciogliere. La squadra ha bisogno di tre portieri e su questo non si dicute, ma non ritengo la cosa migliore far fare a un ragazzo sia l'esperienza in prima squadra che in Primavera, perchè in questo caso gli si dà un doppio impegno, cosa che può metterlo in difficoltà. C'è bisogno di un terzo portiere fisso".
Passando poi all'altra sua grande avventura, la Cremonese, cosa può dirci in merito alla squadra di Tesser, che torna finalmente in Serie B: "Avevano una grande squadra già nell'annata precedente, con tanti giocatori già da Serie B, come Pesce, Belinghieri, Lucchini, Ravaglia, Salviato... Saranno sicuramente competitivi con le altre 21 squadre".
Per quanto riguarda i loro portieri, come vede l'acquisto di Ujkani, che fino ad ora non ha avuto una carriera brillantissima? "Tesser lo ha avuto già nella cavalcata dalla C alla A con il Novara, sicuramente quindi è stata una richiesta dello staff tecnico. Penso dunque che partirà lui titolare, anche se personalmente avrei fatto partire da titolare Ravaglia, che ritengo pronto per la categoria".
Per il resto, è rimasto legato a qualche altra piazza in cui ha giocato? "Sono legato a tutte le squadre in cui ho giocato, perchè mi sono sempre trovato bene. Chiaramente seguo di più Cremonese ed Udinese, ma sto attento anche alle altre". Cosa può dirmi dunque di Viviano, portiere che a inizio carriera sembrava dovesse fare una cavalcata spettacolare, ma adesso alla Sampdoria sembra essersi un po' fermato? "Il problema di Viviano sono semplicemente gli infortunii, è un portiere di grandissima personalità e potenzialità, probabilmente senza alcuni problemi avrebbe fatto una carriera migliore, ma è già in una grande piazza come quella della Sampdoria."
Infine, per quanto riguarda l'Europeo Under 21, Donnarumma, tralasciando i problemi contrattuali e l'ambiente ostile che si era creato, cosa ne pensa delle sue prestazioni? Contro Repubblica Ceca e Spagna è stato criticato... "La pressione mediatica che si è riversata su di lui lo ha evidentemente condizionato. Ha 18 anni e c'è stato un accanimento mediatico incredibile su di lui, facilitato dallo stesso ragazzo. Sul fatto che abbia reso meno, in effetti in certe situazioni poteva fare di più. Entrando nello specifico dei gol che ha preso nelle partite che hai citato, il suo è un problema di posizione iniziale e di copertura della porta, è un difetto che si porta dietro però già dal campionato."