Il certificato medico mandato ieri da Federico Bernardeschi alla Fiorentina, in cui annunciava che non si sarebbe presentato in ritiro a Moena, è un chiaro segnale alla Juventus che ora deve affondare il colpo per portare il dieci viola in bianconero. 

Già ieri la dirigenza juventina ha avuto un incontro con l'agente del giocatore, Giuseppe Bozzo, ed oggi il presidente della Fiorentina, Mario Cognini, è stato visto a Milano, probabilmente per definire la chiusura dell'affare con la società torinese, oltre che per lavorare con il Milan per Kalinic. Durante l'incontro di ieri è stata raggiunto l'accordo tra il giocatore e la Juventus sulla base di un contratto quinquennale a 3.5 milioni di euro l'anno. Oggi, invece ci sarà da lavorare per limare le richieste viola, che si aggirano attorno ai 45 milioni. 

Marotta e Paratici, durante l'incontro con Cognini, proveranno a far scendere la richiesta della Fiorentina di due-tre milioni, così da chiudere a 40 milioni fissi più altri 3, al massimo, di bonus. Una volta trovato l'accordo sulla cifra, la discussione si sposterà sulle modalità di pagamento. La Juventus, per ragioni di bilancio, vorrebbe tre tranche per completare il pagamento, mentre la Fiorentina vorrebbe incassare tutto in due rate così da aver più liquidità da investire subito nel mercato, finora svolto principalmente in uscita. 

La deadline della trattativa sarà probabilmente lunedì, giorno in cui scade il permesso concesso a Bernardeschi e che quindi comporterà il rientro del numero 10 a Moena, sede del ritiro viola in Trentino. La Juventus lavora quindi per evitargli la contestazione dei tifosi fiorentini, già scoppiata con lo striscione di settimana scorsa e rinnovata ieri con un altro striscione appeso sui cancelli dello stadio Franchi: "Mandi il certificato da finto malato, lo stile Juve hai già incarnato. Coniglio". La rottura tra il giocatore e l'ambiente è ormai insanabile e Marotta dovrà fare leva anche su questo fatto per affrettare i tempi.