Ambientarsi in Italia non è mai semplice, soprattutto se sei reduce da un calcio tatticamente diverso come quello portoghese. Eppure la voglia di stupire di Bruno Gaspar, terzino ormai ex Vitoria Guimaraes, aumenta giorno dopo giorno, con l'approvazione di uno Stefano Pioli sempre pronto a constatarne i primi miglioramenti. Intervistato durante la sua conferenza stampa di presentazione, il portoghese s'è dimostrato particolarmente entusiasta della scelta fatta: "La Fiorentina è sempre stata la mia prima scelta - ha detto in conferenza - ci sono state altre opzioni, ma ho voluto questa squadra e sono molto contento di essere qui".
Sulle differenze tra calcio italiano e portoghese, Gaspar non si mostra spaventato, confermando una cultura del lavoro che gli sta consentendo di appianare sempre più le iniziali divergenze tattiche: "Tatticamente il campionato italiano e quello portoghese sono diversi, però mister Pioli mi sta trasmettendo le sue idee di calcio e sto apprendendo velocemente quello che mi comunica. Fisicamente mi sto ancora adattando al calcio italiano - continua - ma sto bene". Analizzano i suoi punti di forza, invece, il portoghese si dimostra particolarmente umile: "Sono un giocatore veloce, ma sono abbastanza completo, ho un buon passaggio e sicuramente anche la resistenza. Poi c’è sempre qualcosa da migliorare, come il posizionamento tattico, ed è per questo che ho scelto di venire in Italia".
Passaggio obbligato, sul rapporto tra il difensore ed il nostro calcio, con l'esterno difensivo che considera l'aggressività come prima differenza tra le due tipologie di gioco: "Il calcio italiano è molto più fisico di quello portoghese, c’è molto più contatto. Ho parlato con Mario Rui e Bruno Fernandes, anche loro mi hanno detto che serve molta velocità per il calcio italiano. Modello? Seguo molto Dani Alves e Danilo". Due tipologie differenti di calciatori che, ad oggi, hanno compiuto diversi percorsi personali. Differentemente dall'attuale laterale del Paris Saint-Germain, Gaspar ha forse in sé una maggiore esplosività fisica, difettando in progressione offensiva rispetto all'ex Barça.
In ultima analisi, l'ex Guimaraes non può esimersi dal parlare di Fiorentina e di prossimi obiettivi: "Credo che l’obiettivo sia sempre quello di arrivare più in alto, la Fiorentina è una grande squadra possiamo puntare in alto. Obiettivi personali? Giocare qui è una grande responsabilità, sono conscio di questa cosa ed ogni partita sarà per me motivo di dimostrare il mio lavoro ed il mio impegno".