È cominciata ieri la stagione 2017-18 della Fiorentina. Il nuovo corso di Stefano Pioli parte da Moena, sede del ritiro estivo viola per il sesto anno consecutivo, ma la cornice è l’unico segno di continuità: al primo allenamento dell’anno mancavano due pilastri storici come Gonzalo Rodriguez e Borja Valero – che hanno già salutato Firenze - ed i giocatori di maggior talento degli ultimi anni, cioè Bernardeschi, Kalinic e Badelj, convocati ma tutti sul piede di partenza, oltre che Chiesa, reduce dall’Europeo Under 21 in Polonia.
Le contestazioni dei tifosi si protraggono da molto tempo in casa Fiorentina e ciò che sta accadendo sul mercato sicuramente non aiuta a rasserenare gli animi, però a Moena il clima è più disteso – al di là di uno striscione contro i Della Valle, poi rimosso dal cancello di ingresso del centro sportivo Benatti - ed i circa 250 sugli spalti hanno voluto applaudire il tecnico Pioli ed il club manager Giancarlo Antognoni, unico dirigente a seguito della squadra, fiduciosi che qualcosa di buono accadrà. Il direttore generale Pantaleo Corvino non è partito con la rosa perché sta lavorando su una nuova pista che porta a Parigi dal Paris Saint-Germain, con un triplo colpo in canna. Il primo nome, forse quello più abbordabile, è Christopher Nkunku, centrocampista centrale classe ‘97, autore di 22 presenze e 2 goal in prima squadra nelle ultime 2 stagioni, compresi i due gettoni in Champions League: l’idea è quella di proporre un prestito, magari oneroso, con diritto di riscatto.
Poi ci sono due suggestioni, probabilmente destinate a restare tali ma che comunque fanno venire l’acquolina in bocca ai tifosi: Jesè Rodriguez e Grzegorz Krychowiak. Il primo, pagato 25 milioni 12 mesi fa per prelevarlo dal Real Madrid, non ha convinto all’ombra della tour Eiffel, tanto che dopo soli 6 mesi il canario è stato costretto a rientrare in patria, al Las Palmas, per trovare continuità; l’operazione si può concretizzare sempre a titolo temporaneo, però il problema è l’alto ingaggio di Jesè, di 3 milioni e mezzo annui. Praticamente la stessa situazione riguarda anche il polacco: fortemente voluto da Unai Emery, l’ex Siviglia ha collezionato solamente 19 presenze stagionali, di cui 11 da titolare, senza reti. In questo caso il prestito sarebbe una soluzione più complicata e se Jesè potrebbe anche accettare una decurtazione dell’ingaggio – come ha già fatto per giocare nel Las Palmas -, Krychowiak difficilmente rinuncerà ai suoi 4 milioni netti all’anno.
Sempre dalla Francia, ma dal Nizza, arriverà invece Valentin Eysseric, esterno offensivo classe ‘92: costo del cartellino, 5 milioni di euro e contratto fino al 2021 per il giocatore.