Ripartire, finalmente, con un progetto programmato fin dalle prime battute. Dopo una serie di esperienze positive, è tempo di promozione per Eugenio Corini, pronto ad imprimere la propria impronta anche in Serie B, al Novara, dopo quella data al Chievo Verona. Perno fondamentale dell'ambizioso club piemontese, deciso a puntare fermamente ai playoff, il tecnico lombardo si è raccontato alla Gazzetta dello Sport, parlando del progetto e del campionato cadetto in generale. "Sul mercato non faccio nomi - tiene a precisare l'ex Palermo ma mi confronto di continuo con la società e le idee sono comuni. Poi chiaro, io faccio l'allenatore, vedrò cosa ho e dedicherò di conseguenza".

Parole importanti ma nel contempo caute, di chi conosce le difficoltà nascoste nel delicatissimo campionato di Serie B. Partendo dalla sua vecchia squadra, il Palermo, Corini analizza la situazione delle cosiddette big: "Palermo? Non voglio commentare quello che sta succedendo. So solo che a gennaio non c'erano le condizioni per lavorare serenamente. Detto questo, amo la città ed i tifosi rosanero, non c'è dubbio che meritino la A. Il Pescara di Zeman e l'Empoli possono rinforzarsi grazie ai soldi del paracadute. In più, sono arrivati dalla Lega Pro Cremonese, Venezia, Foggia e Parma: club di nome e solidi".

Ed il Novara? A questa domanda Corini risponde senza volare troppo alto: "Il Novara deve ripartire con entusiasmo, trovare equilibrio e tranquillità. Poi facciamo i conti e vediamo. Sognare non costa nulla, no?". Non sarà facile, comunque, fare meglio di quello che fece Attilio Tesser con il club piemontese, una vera e propria cavalcata vincente che portò in A gli azzurri: "Mi hanno chiesto di mantenere la categoria - ha detto - ma la Serie B è un campionato ricco di sorprese e lungo. Se hai equilibrio, sei solido e riesci a gasare l'ambiente..." Un ambiente che sicuramente sarà pronto a sostenere il Novara, partito sotto i migliori auspici per tornare nel calcio di conta.