Il mercato dell'Udinese è stato per ora a corrente alternata, velocissimo in alcuni settori, lentissimo, fino quasi alla staticità, in altri. Doveva arrivare un secondo portiere di esperienza da affiancare ad un titolare giovanissimo, in pochi giorni si è scelto tra Amelia e Bizzarri ed è stato tesserato quest'ultimo. Meret è stato dichiarato incedibile a meno di un'offerta di 22 milioni di euro, allontanando il Napoli (che ora chiede informazioni per Karnezis, che invece è sul mercato). Poi tra lui e Scuffet si sceglierà chi tenere e chi mandare in prestito durante il ritiro. Quindi il reparto portieri in tempo una settimana è stato sistemato.
Per quanto riguarda la difesa, mancava un vero terzino sinistro e si è accelerato per il giovanissimo Pezzella del Palermo, facendo chiedere al giocatore la cessione a Zamparini, a fronte di un offerta di 4,5 milioni. Il ragazzo era un colpo fatto ancora prima dell'inizio dell'Europeo Under 21. Lacuna colmata a sinistra quindi in tempo zero. Poi è scoppiato il caso Felipe, cosa complicata e dolorosa, ma che non può aver rallentato più di tanto il mercato dei Pozzo. Il ragazzo chiedeva di sedersi a un tavolo per firmare un biennale, dopo il rinnovo fatto scattare in automatico. La società ha risposto picche, ma l'italo-brasiliano ha fatto notare che gli altri senatori hanno un accordo che scade nel 2019 e a suo tempo avevano firmato un triennale nonostante l'età. Si è sentito rispondere che Danilo e Thereau avevano delle offerte, quindi si è voluto blindarli. A quel punto Felipe ha preso informazioni con la SPAL, che era alla ricerca di un difensore centrale, e ha portato l'offerta estense a Pozzo. Quest'ultimo però anzichè sedersi a un tavolo a parlamentare, ha accettato l'offerta dei biancoblù, senza remore, ignorando anche la richiesta di non cedere Felipe da parte di Delneri. Bella prova di forza. Col giocatore più sbagliato possibile però. Il ragazzo infatti era considerato un friulano acquisito, visti i 13 anni di militanza ad Udine e per molti era il vero capitano e punto di riferimento della squadra. La tifoseria non ha preso per nulla bene questa mossa. Già serpeggiava malumore per la questione punta, la cessione di un senatore (in quello che è un remake di quanto fatto con Pinzi due anni fa) non fa altro che fomentare ancora di più la frangia di tifosi che, giustamente, si aspettano che stavolta si allestisca una squadra nel vero senso della parola, visto che le basi quest'anno ci sono.
Torniamo però a bomba sulla questione trattative. Tralasciando l'acquisizione della solita infornata di giovanissimi (dopo Ingelsson e Velasquez, pare che i friulani abbiano chiuso con il Pescara per Coulibaly, centrocampista diciottenne seguito fino a pochi giorni fa anche dall'Inter, operazione da 2 milioni più 2 di bonus), due obiettivi su tre sono stati raggiunti praticamente subito, quindi tempo per acquistare la punta ce n'è stato e invece siamo ancora alla fase della scelta di un nome su cui puntare. Certo, potrebbe esserci anche da prendere un terzino destro, dato che Widmer piace a molti top club (contattato sempre il Pescara, Zampano è sotto osservazione), ma i giorni passano e in attacco non si muove praticamente nulla. Nomi su nomi, ma zero trattative. Per Babacar c'è stato solo un sondaggio, la Fiorentina ha infatti altre priorità e sta facendo un mercato enormemente confusionario (come d'altronde sta rischiando di diventare quello dell'Udinese, che ha in organico 7 ali, una seconda punta e zero centroavanti). Ultimamente è tornato a girare il nome di Inglese, visto che il Chievo sta chiudendo per Paloschi, ma difficilmente Pozzo si spingerà oltre all'offerta di 8 milioni rifiutata dagli scaligeri poche settimane fa. Si è perso un sacco di tempo su Pavoletti, salvo scoprire, come prevedibile, che il ragazzo è prepotentemente oltre i parametri economici dell'Udinese, che si dovrebbe privare di Meret e Widmer per convincere il Napoli ad agevolare il passaggio dell'ex Genoa al Friuli. Le piste estere convincono poco, tranne quella di Alario del River Plate, che però ha un prezzo ancora non ben definito (si è parlato fino all'altro ieri di una richiesta di 18 milioni che ora si sarebbe magicamente abbassata a 10, probabile che in realtà non si sappia quanto effettivamente chiedano gli argentini). In queste ore sembra che Pozzo si sia dato una smossa, puntando con forza su Falcinelli. Il ragazzo ha dichiarato che non resterà al Sassuolo e questo avrebbe convinto il paròn a dirigersi su di lui. Il ragazzo infatti è cercato anche dal Torino (che però o lo acquisterebbe una volta ceduto Belotti o come vice, dunque garantendogli poco spazio) e dalla Sampdoria (che però è alle prese con la cessione di Muriel). Concorrenza non impossibile da battere, visto che i bianconeri possono garantire il posto da titolare all'ex Crotone. Questo almeno quanto riportato dalla Gazzetta della Sport, ma non si parla nè di cifre nè di summit per l'acquisto, pronti quindi all'ennesimo dietro front.
Infine, sul fronte cessione degli esuberi, Heurtaux pare che abbia trovato squadra. Il francese infattti dovrebbe andare all'Antalyaspor, che lo acquisirà con la formula del prestito con diritto di riscatto. Già martedì si può chiudere. Battuta la concorrenza dello Sparta Praga di Stramaccioni.