Gino Pozzo vorrebbe portare una punta di spessore ad Udine entro il 6 luglio, ma il compito è molto arduo. Infatti l'Udinese per ora sta portando a termine movimenti di contorno, prima di provare a capire come arrivare ad un centroavanti da doppia cifra e decidere o meno se cedere certi elementi. A giorni dovrebbero essere ufficializzati il rinnovo di Felipe, confermato dal suo agente, e moglie, ai microfoni di Sky e anche l'esperto Albano Bizzarri. Il primo acquisto però per dare effettivamente qualche risorsa in più a mister Delneri dovrebbe essere Pezzella del Palermo. Il pressing dei bianconeri infatti è in continuo aumento e, dopo aver ammesso nelle scorse ore l'esistenza della trattativa, il procuratore Giuseppe Galli ha rilasciato queste dichiarazioni: "Ha delle potenzialità enormi, bisogna solo farle uscire, già le ha fatto vedere in parte quest’anno, ora arriviamo da un terzo posto importantissimo con l’Under 20, è stato un fine campionato molto soddisfacente per il ragazzo. Stiamo per chiudere con l'Udinese, c'è una trattativa tra le due società, non credo che il ragazzo fosse nel mirino del Napoli, lo consigliai a Giuntoli tempo fa insieme ad Adjapong. Se il Napoli fosse interessato mi avrebbe chiamato, devo dire che in questa occasione gli azzurri non sono stati molto attenti". Le zebrette dunque sembra che finalmente avranno il loro terzino sinistro di riserva, pronto ad entrare in azione in caso dia assenza di Samir o di un suo accentramento (in mezzo c'è tanta esperienza, ma l'età inizia ad avanzare).
Proprio Samir, una delle rivelazioni del campionato friulano, ha parlato ai microfoni di Fox Sport della sua stagione in bianconero: "Sono un difensore. A Udine si è scelta la linea a quattro giocatori. Il mio primo compito è difendere. Se c'è la possibilità di avanzare, lo posso fare. Ma so che la mia prima responsabilità è quella di difendere. Contro l'Inter ho avuto l'opportunità di fare un assist in un gol. Sono contento, mi sono adattato bene al ruolo. Ma voglio chiarire, che sono un difensore che gioca sulla sinistra. L'avversario più tosto? Sono riuscito a marcare tutti. Ma quello che mi ha reso la vita più difficile è stato Suso. Nella partita contro il Milan abbiamo vinto 1-0, ma mi ha fatto correre molto. In Italia il calcio è molto diverso. Quando si gioca la domenica, si riprende il martedì con lavoro atletico, anche nel bel mezzo della stagione. In Brasile non esiste. Si fa meno lavoro fisico". Sempre in difesa, c'è da registrare l'interessamento della SPAL per Heurtaux, che vorrebbe uno tra lui e Oikonomou del Bologna per rinforzare il pacchetto arretrato. Il Torino poi continua a restare alla finestra per Karnezis, dovesse saltare la pista Sirigu, il greco diventerebbe il candidato numero uno per la porta granata. Per quanto riguarda i movimenti minori, l'attaccante Rovini, paragonato in passato, forse frettolosamente, a Di Natale, pare sia nel mirino dell'Ascoli dell'ex DS friulano Giaretta.
A infiammare di più la fantasia e le chiacchere dei tifosi è però sicuramente l'asse tra Pozzo e De Laurentiis. Tra i due si sono fatti tanti nomi. Non è un più un segreto che all'imprenditore friulano piaccano Pavoletti (per l'Udinese) e Allan (per il Watford, le possibilità che torni ad Udine sono 0). Così come non è stato tenuto nascosto l'interesse partenopeo per Meret e Widmer. Sullo svizzero per ora ci sono tante voci, ma poco di concreto. Respinta, come prevedibile, l'offerta della Lazio di 8 milioni, cifra ritenuta troppo bassa dai bianconeri. Per il portierino invece c'è stato un tentativo del Milan, stroncato però sul nascere. Il ragazzo potrebbe partire solo in direzione Napoli e solo con l'inserimento nella trattativa di Pavoletti, alle condizioni dettate da Pozzo. Lo stesso Venerato, esperto di mercato azzurro della RAI, ha dichiarato a Radio CRC: "Con la permanenza di Reina, al Napoli potrebbe arrivare Meret che è considerato quello più preparato per diventare il numero uno della squadra di Sarri a partire dalla prossima stagione. Il Napoli sta parlando con l’Udinese ma si tratta solo di contatti importanti, non di una trattativa vera e propria. Per Meret non c’è concorrenza, solo sondaggi fatti da Milan e Juventus che hanno in questo momento obiettivi differenti rispetti a quelli del Napoli".
C'è movimento poi anche per quanto riguarda la Primavera dell'Udinese. Già ufficializzato l'addio di mister Mattiussi e l'arrivo di Giacomin. L'ex allenatore si è espresso così sulla fine di questa avventura a Telefriuli: "A malincuore lascio l'Udinese dopo tantissimo tempo. Per me era ormai una famiglia. Nel calcio accade. Io mi ritengo già fortunato e privilegiato di aver fatto 11 anni qui. Mi ritengo fortunato perchè ho potuto fare il lavoro dalla base, dalle squadre giovanili fino ad arrivare alla Primavera. Penso di essere cresciuto, di aver dato qualcosa ma anche di aver imparato molto all'Udinese.Il momento più bello? La cose più belle che ti lascia il settore giovanile è la crescita dei giocatori. Il gruppo che negli anni è rimasto più legato è però quello del '95, che è forse quello che dal punto di vista sportivo è quello che ha fatto qualcosa di importante, perchè aveva eliminato il Milan di Inzaghi ai play off. Era un grandissimo gruppo che era partito a fari spenti ma che poi ha fatto qualcosa di importante. In quel gruppo c'erano anche Meret e Pontisso, due '97 sotto età; c'era Berra, oggi a Vercelli; Codromaz, altro friulano; Rovini, giocatore di grandissime qualità che ha fatto bene a Pistoia quest'anno. Il talento più grande? Ho visto molti giocatori tra questi Zielinski: si capiva che rispetto agli altri era di un altro pianeta. Calciava le punizioni con entrambi i piedi con la stessa precisione. E Meret e Scuffet, ma anche Douglas, terzino brasiliano che due anni fa ha vinto l'oro olimpico con Neymar".
Così invece si è espresso il neo allenatore della Primavera, Giacomin: "Mi si è presentata l’opportunità di compiere un bel passo avanti in carriera e l’ho colta. Mi attende una sfida stimolante, dopo la riforma dei tornei giovanili e l’istituzione di un campionato Primavera 1, che coinvolge le prime 16 squadre del ranking di Serie A, tra cui l’Udinese, e di un campionato Primavera 2, per le altre squadre di A e per quelle in Serie B. Ci saranno promozioni e retrocessioni e, a mio avviso, questo modificherà le priorità negli obiettivi da raggiungere: conteranno di più i risultati immediati e sarà più difficile usare la Primavera come una rampa di lancio per i giovani, da far arrivare in prima squadra".