In casa Juventus si parla soprattutto di mercato, ma nelle ultime ore è spuntata anche una faccenda extra campo non di poco conto. La FIFA ha infatti avviato un'indagine per approfondire meglio le modalità del trasferimento di Pogba dai bianconeri al Manchester United della scorsa stagione. Il club rischia il blocco del mercato, sul modello dell'Atletico Madrid, ma Beppe Marotta sembra essere molto sereno.

Intercettato alla presentazione di un libro, l'a.d. bianconero si è espresso così sulle azioni della FIFA: "Si tratta di un trasferimento dai numeri elevatissimi, quindi è normale che ci fosse un’indagine. Noi abbiamo agito nel pieno rispetto delle norme fiscali e tributarie, abbiamo risposto agli interrogativi che la FIFA ci ha presentato, siamo fiduciosi che non ci sia nessun provvedimento disciplinare". Si passa poi a parlare di mercato, con la Juventus che vuole confermare in blocco la squadra della scorsa stagione: "Abbiamo una squadra che è arrivata in finale e Cardiff e quindi già il fatto di riuscirla a confermare in blocco per noi sarebbe un grandissimo traguardo. Il nostro obiettivo al momento è quello di confermare la rosa che abbiamo già a disposizione, poi ovviamente saremo attenti a quello che potrà succedere sul mercato in entrata".

Non mancano i nomi accostati ai bianconeri e allora Marotta prova a fare chiarezza: "Donnarumma? Siete voi che avete creato un resoconto quotidiano di ciò che accade tra il Milan, il procuratore e il calciatore. Se ci sono questi regolamenti bisogna prenderli in considerazione e agire di conseguenza. Prendiamo atto di quanto è accaduto, al momento questo posso dire. Douglas Costa? Il mercato non è ancora entrato nel vivo, saremo un pochino più concreti nelle prossime settimane. Matuidi? Il discorso vale per lui e per tanti altri calciatori, ribadisco che oggi abbiamo un gruppo di 25 giocatori che hanno vinto e che vanno confermati". Arriva infine la conferma di un'offerta rifiutata per Alex Sandro: "Un’offerta consistente ci è arrivata. Non abbiamo intenzione di cedere nessuno, ma se un giocatore decide di andare via come si è verificato con noi negli anni passati, alla fine deve andare via perché tenere un giocatore controvoglia non è utile per nessuno. Ma al momento non ci sono situazioni del genere, c’è speranza che nessuno vada via".