È finalmente terminato il "Giro d'Italia", prendendo un nome di una competizione propria del ciclismo, di Davide Nicola. Il tecnico del Crotone era stato chiaro nella conferenza prima del match, poi clamorosamente vinto, contro l'Inter: "Torno in sella a Torino se riusciremo a restare in Serie A. Ci vorrà almeno una settimana, tra le varie pause, ma lo prometto, e le promesse le ho sempre mantenute". Non si è smentito il tecnico, che ha completato nella giornata di ieri il suo personalissimo tour, con un bagno di folla al nuovo stadio Filadelfia. La Gazzetta dello Sport ha intercettato l'allenatore e ne ha raccolto le emozioni post-arrivo, quelle che - per ora - coprono la normale stanchezza: "Ancora non avverto dolori particolari. Da domani capirò meglio e sentirò un po' di stanchezza. Ciò che più mi interessa è che l'obiettivo è stato raggiunto. Ho mantenuto la promessa sportiva e, con l'aiuto di tanti, abbiamo suscitato l'attenzione di molti sulla sicurezza lungo le strade. Qui a Torino sono stato accolto alla grande: sono molto emozionato".
Il racconto del viaggio: il tecnico racconta di come sia iniziato con l'aria di una scommessa persa, salvo poi evolversi in una straordinaria marcia con anche gli incontri con due dei colleghi più illustri, ovvero Gasperini ed Allegri, sulla strada. Un'esperienza incredibile, con tanti media - e, di conseguenza, tanta gente - al seguito: "È iniziato tutto per gioco. Poi abbiamo incontrato, via via, personaggi incredibili, come Max Allegri, Michele Bartoli, Davide Cassani, Gian Piero Gasperini, e tante persone non famose che hanno reso tutto più bello. La vita ha molto più valore rispetto a quanto gliene diamo generalmente. Ringrazio mio cognato, mio nipote e tutti quelli che mi hanno accompagnato. È stato un viaggio bellissimo, una favola".
E infine, sul proprio futuro sotto l'aspetto contrattuale in Calabria, l'allenatore ovviamente glissa: "Finito il Giro, avrò modo ora di parlare col Crotone e di queste cose".