Dopo il botta e risposta tra Mirabelli e Raiola di ieri, oggi Marco Fassone ha rilasciato un'intervista interessante al Corriere della Sera dove si è parlato del tema scottante di questi giorni, ovvero il non rinnovo di Donnarumma. Andiamo a sentire le sue parole.
La posizione del Milan è molto chiara come sottolinea il dirigente: "La nostra posizione è chiara: Donnarumma per la proprietà è incedibile, perciò farà la prossima stagione al Milan. Deciderà l’allenatore Montella settimana dopo settimana, per me può anche giocare tutte le partite. Noi però non possiamo rischiare niente, dobbiamo per forza cercare un altro portiere, non posso tenere un giocatore in scadenza, che magari pensa al Real, in un ruolo così delicato poi: devo assicurarmi di avere un portiere pronto, sereno, in ottime condizioni psicofisiche. Contestazione? Potrebbe togliergli serenità, per esempio. Da quello che dice Raiola ora il ragazzo sembra molto inquieto".
Ovviamente, sulle minacce di morte la dirigenza si dice rammaricata: "Siamo addolorati per questi estremi che il calcio genera. Ci amareggia se la scelta sua, o del suo procuratore, ha provocato reazioni simili. Come società non so davvero cosa potessimo fare di più per trasferire a Gigio e alla sua famiglia il desiderio, il piacere che lui restasse. Glielo abbiamo trasmesso ogni volta che ci abbiamo parlato. Dico di più".
E in più Fassone riapre le porte a un possibile passo indietro di Donnarumma: "Se per caso ci ripensasse, non solo sarebbe accolto a braccia aperte dal Milan società, ma alla fine credo anche dai tifosi del Milan. Gli umori cambiano velocemente".
Raiola ieri ha accusato la dirigenza del Milan di eccessiva fretta: "No, Gigio è in scadenza, io devo poter intervenire in tempo sul mercato. Il raduno è il 3 luglio, due settimane sono il minimo. Se mi avesse detto a metà agosto che non voleva rinnovare, io che avrei fatto? È una cautela che fa parte della normale pianificazione di un buon dirigente. E poi hanno avuto due mesi per pensarci" Altra accusa fatta dal procuratore è al direttore sportivo, Massimiliano Mirabelli: "Non esistono Mirabelli e Fassone, esiste una società sola, il Milan. Ogni mossa, ogni proposta, ogni telefonata è stata concordata, che nessuno cerchi di mettere zizzania tra noi".