L'Udinese è attivissima sul mercato: la società friulana sta cercando ormai da tempo un centravanti fisico, pronto a prendere il posto che è stato di Duvan Zapata nella seconda parte della scorsa stagione, viste le difficoltà nell'arrivare all'acquisto del colombiano di proprietà del Napoli (sul quale nelle ultime ore tra l'altro sembra molto forte l'interesse dell'Everton). Ma a quanto pare sempre dai partenopei potrebbe giungere il nuovo, attesissimo attaccante. L'identikit sarebbe quello di Leonardo Pavoletti.

Dopo un paio di buone stagioni con il Genoa, il centravanti classe 1988 si è trasferito nel capoluogo campano lo scorso gennaio, in teoria per prendere il posto dell'infortunato Milik, in pratica finendo per venire totalmente oscurato dall'exploit definitivo di Mertens. Pochi mesi di sole ombre per l'ex Varese che adesso è pronto, liberatosi anche dai diversi problemi fisici che lo attanagliavano, a riprendersi il titolo di bomber di provincia, magari proprio in Friuli. Tuttavia, nonostante la disponibilità del calciatore a questo trasferimento, le cifre sarebbero molto elevate (specie considerando l'età e l'effettivo valore del calciatore): il patròn De Laurentiis parte da quei 18 milioni che ha speso in inverno per acquistare il proprio numero 32, senza sconti, o al massimo con un leggero ritocco (o dilazionamento) della somma, che ad oggi ha allontanato diverse pretendenti da quest'idea.

In questo senso però i Pozzo avrebbero una carta da giocarsi. A Sarri, l'allenatore degli azzurri, piacerebbe parecchio Silvan Widmer come vice-Hysaj, e l'oramai 24enne vuole a sua volta lasciare Udine, ritenendosi pronto per provare il grande salto in un club che gioca la Champions League. Così si sta profilando la possibilità di uno scambio piuttosto interessante e da tenere d'occhio, visto che c'è l'interesse di tutte le parti. Un altro profilo che al Napoli piace parecchio ed è di proprietà giuliana sarebbe Alex Meret, ma in questo caso il discorso sarebbe più complicato, trattandosi di un giovane che è ritenuto dalla dirigenza che ne detiene il cartellino un gioiello ancora non completamente valorizzato e che perciò, preferibilmente, verrà fatto andare via soltanto in prestito.