Udine, 12 giugno 2017. Giornata di presentazioni allo Stadio Friuli (Dacia Arena), Manuel Gerolin risponde alle domande della stampa, a pochi giorni dal suo ritorno in quel di Udine, stavolta come direttore sportivo.

Parte il direttore Collavino: "Buon pomeriggio a tutti, benvenuti alla presentazione del nuovo DS Manuel Gerolin. In realtà Manuel non ha bisogno di molte presentazioni, già giocatore ad Udine dal 1980 al 1985. Tutti ce lo ricordiamo per il gol all'ultimo minuto dell'ultima giornata contro il Napoli che permise all'Udinese di restare in Serie A. Dopo è diventato osservatore e poi responsabile degli osservatori, passando poi per altre squadre."

Gerolin ricorda innanzitutto il suo passato in bianconero: "Manco qua da dieci anni, ero andato a fare il DS a Siena, ma l'Udinese aveva già tutto per diventare un modello. Ci sono stati grandi miglioramenti, vedere queste strutture crescere è motivo d'orgoglio. Prima giravo il mondo, ora come DS farò da collegamento tra allenatore, direttore e altre aree."

Delneri e Gerolin, uno friulano, l'altro quasi: "L'attaccamento alle origini credo sia l'obiettivo della società, anche per quanto riguarda i giocatori. Qua si lavora, giorno per giorno bisogna migliorare e fare i risultati. Dobbiamo dimostrare di essere forti qua e diventare squadra."

Conoscere i Pozzo è fondamentale per un DS: "Sì, ormai conosco bene la famiglia, da parte mia metterò tutta l'esperienza e la buona volontà, mi riempie d'orgoglio essere tornato. Insieme dobbiamo far crescere ogni giorno questa società e questa squadra."

Sulla stagione appena trascorsa: "Non è partita benissimo quest'anno, l'ho seguita spesso. Dopo si è stabilizzata. C'è stato qualche infortunio penalizzante. Dobbiamo creare una mentalità che porti i giocatori a migliorare ogni giorno, perchè le strutture ci sono tutte. Nessuna provinciale ha questi mezzi, se non esplodi qua vuol dire che hai sbagliato qualcosa, forse noi nella valutazione."

Con Bonato si parlava di cercare elementi sul mercato italiano: "Prima di tutto si guarda il mercato italiano, perchè no, poi in base alle nostre risorse andiamo a prendere anche in giro per il mondo. Abbiamo uno scouting internazionale."

Lo scouting sarà sempre alla base: "C'è la nostra area tecnica che segue tutti i campionati, le conoscenze che abbiamo le porteremo avanti in tutte le direzioni."

Sugli obiettivi di mercato: "Sicuramente in porta e in attacco faremo qualcosa. In questi giorni ci penseremo e cercheremo di essere precisi. La rinuncia a Zapata porterà a fare qualche innesto. In porta abbiamo dei rientri e decideremo."

Sulla grande affluenza di ieri per l'Italia al Friuli: "Ieri c'è stata una grande risposta del pubblico e ci fa piacere, vuol dire che c'è fame di calcio. Questo meraviglioso impianto è un invito a riportare i tifosi allo stadio. Poi si vuole migliorare sempre."

La comunicazione col tecnico è fondamentale: "Il rapporto con i tecnici e la società è quotidiano. Delneri è uno di noi, lo ha dimostrato, ci parliamo ogni giorno e questa costanza vuole portare ad avere una squadra attrezzata per l'inizio del campionato."

Gerolin è un esperto del Sud America: "Abbiamo già detto che servirà intervenire lì davanti, ci guarderemo intorno e in base alle risorse e al mercato ci muoveremo. Le squadre sudamericane sono sempre piene di attaccanti. Poi bisognerà vedere perchè il calcio è cambiato e ci sono tanti concorrenti in più."

Il ruolo di DS sembra difficile ad Udine, perchè Gino Pozzo segue tutto: "Vedremo il prossimo anno se il ruolo di DS qua è difficile. Io sono cresciuto con i Pozzo e penso di avere la loro stessa mentalità. Lo scouting è la forza di questa società e io sono cresciuto in quell'ambito. Vedremo."

In porta: "Valuteremo la situazione, avere due friulani in porta vuol dire che si è lavorato bene."

Pozzo ha anche il Watford: "La sinergia col  Watford è reale e ci sarà qualcosa. Se ce ne sarà bisogno la punta potrà arrivare tramite quel canale."

Sulle differenze tra Udine e le altre piazze per cui è passato: "L'Udinese è conosciuta in tutto il mondo per la sua organizzazione. Bisogna lavorare quotidianamente per migliorare, le differenze tra questa piazza e le altre è abissale."

Qualche giovane negli ultimi anni si è perso, Penaranda ad esempio non sta rendendo al meglio: "Dobbiamo migliorare nella gestione dei giovani. Non dobbiamo lasciare niente al caso, i ragazzi devono dare il 100%. Questa è una società che è stata quarta, è conosciuta in tutto il mondo."

Per quanto riguarda i primavera: "Conosco la primvera e fa parte della nostra prima squadra. I più bravi vestiranno questa maglia. La primavera si allena sui nostri stessi campi, dobbiamo avvicinarla ancora di più alla prima squadra."

Il mercato in uscita è sempre uno snodo centrale. Samir è un pezzo grosso in bilico: "Dobbiamo ancora fare delle valutazioni, parlarne adesso è prematuro. Qualcuno sicuramente andrà via, ma non è ancora deciso nulla."

Collavino conclude dando le date del ritiro: "La preparazione inizierà il 6 luglio ad Udine, fino al 15 luglio. Poi fino al 30 andremo in Carinzia, a breve vi diremo anche la località. Terminato il ritiro torneremo ad Udine e il 5 agosto faremo l'amichevole d'apertura, contro un avversario da definire."