Era ancora tutto in bilico dopo l'andata e le sfide di ritorno hanno regalato diverse emozioni per queste Final Eight. Alessandria e Lecce hanno dato vita ad un altro pareggio, con i pugliesi che si arrendono ai rigori, diventando la prima big a restare in Lega Pro. La Reggiana poi va sotto 0-2 con il Livorno, segnando il gol dell'1-2 nella ripresa e completando l'opera ai supplementari, mettendo in rete il 2-2 e facendo valere la vittoria dell'andata. Amaranto altra squadra blasonata che resta ferma al palo. Il Parma invece si libera in scioltezza di una Lucchese mai doma. Il Pordenone mette il muro davanti a Tomei e tiene l'1-0 dell'andata intatto a Cosenza.
Alessandria - Lecce (5-4 d.c.r.) - Al Moccagatta va in scena una sfida interminabile, tra due delle favorite di queste Final Eight. All'andata era finita 1-1. Partono bene i grigi, con Gonzalez che al 16' sfiora il gol, con un tiro che finisce di poco lontano dall'incrocio dei pali. Poi si scatenano i pugliesi. Pacilli, Caturano e Lepore sfiorano quattro volte il gol in cinque minuti, mettendo a dura prova Vannucchi. Il caldo, la stanchezza e l'importanza della sfida iniziano poi a farsi sentire, facendo calare il ritmo partita. La ripresa si avvia sempre con il Lecce in avanti. Costa Ferreira e Pacilli al 51' e al 54' costringono il portiere di casa agli straordinari. Sulla lunga distanza esce l'Alessandria, che si fa vedere intorno al 60' con Bocalon e Nicco. Nel finale si rifà sotto il Lecce, con Doumbia che fallisce a tu per tu con Vannucchi il gol partita all'80'. Costa Ferreira prova la botta finale all'89', ma l'estremo difensore dei grigi è sempre insuperabile. Tempi supplementari. Nel primo Marras sfiora il gol da lontano. Nel secondo Mancosu centra una clamorosa traversa, mentre Nicco calcia un bolide che sfiora il primo palo. Si va dunque ai rigori. Il Lecce sbaglia il primo penalty con Costa Ferreria, l'Alessandria l'ultimo con Sestu. Alla fine dunque si va a oltranza, per una partita che sembra infinita. Ciancio spedisce sul palo il rigore del Lecce, Nicco invece insacca quello per l'Alessandria. Piemontesi dunque avanti. Lecce a casa a testa alta, ma anche con tanta amarezza.
Reggiana - Livorno (2-2) - Altra eliminazione eccellente in questi quarti di finale. In virtù del 2-1 dell'andata infatti, la Reggiana passa in semifinale. Partita che inizia senza grandi occasioni da gol, almeno fino al 33', quando Franco sbuca sul secondo palo dopo un calcio piazzato e mette in rete (0-1). Gol che riequilibra la sfida. Emiliani che sembrano avere problemi nelle situazioni da fermo. La cosa viene confermata al 44': Galli calcia dalla destra, Borghese svetta di testa e schiaccia in rete (0-2). Serve una scossa ai padroni di casa e questa arriva al 58', quando Gasbarro stende in area Spanò. Per l'arbitro è calcio di rigore. Cesarini va sul dischetto e segna (1-2). Di nuovo parità dunque nel totale. Inizia a farsi sentire la stanchezza e le due squadre non vogliono commettere altri errori. Si va dunque ai supplementari. Al 96' scambio veloce tra Carlini e Guidone, palla per quest'ultimo in area, che col destro batte Mazzone (2-2). Così la Reggiana è di nuovo avanti. Al 123' il Livorno sfiora la beffa, con Narduzzo che compie un miracolo sul tiro al volo di Venitucci. Finisce dunque 2-2, Reggiana in semifinale con l'Alessandria.
Lucchese – Parma (1-2) - Finisce come all'andata in Toscana, all'andata infatti il Parma aveva battuto la Lucchese per 2-1. I gialloblù hanno un gol di vantaggio, ma partono come se la partita fosse sullo 0-0. Già al 13' quindi la squadra di D'Aversa passa i vantaggio: contropiede, palla che arriva a Baraye che dai venti metri scarica in porta la palla (0-1). I toscani però, supportarti dal proprio pubblico, non sono domi e rispondono al 17': da calcio piazzato D'Auria calcia perfettamente e batte un impotente Frattali (1-1). Al 23' la Lucchese sfiora il gol del pari, ma, sempre D'Auria, manda fuori un cross di Nolè. Parmigiani che cercano il gol che spezzerebbe il morale dei padroni di casa. Corapi al 26' spara alto, poi Scaglia mette in mezzo un pallone molto insidioso. Il portiere ospite al 35' salva sempre su D'Auria, scatenato. La Lucchese spinge al massimo e il Parma si difende a fatica. Tavanti e De Feo sfiorano la rete dell'equilibrio. Nella ripresa Bruccini serve bene il solito D'Auria, ma il numero 11 manda fuori il tiro dalla distanza. Il colpo del possibile ko arriva al 51': incertezza dei due centrali difensivi della Lucchese, Calaiò ne approfitta e serve Edera, che batte Nobile (1-2). Al 61' Scavone cerca il colpo di grazia, ma cicca la conclusione su assist ancora di Calaiò. Pochi minuti dopo un altro contropiede di Baraye, ma stavolta il giocatore non riesce a lasciare il segno. D'Auria però ancora non si arrende e con un tiro a giro al 72' mette i brividi a Frattali. Poco dopo Nobile si oppone ad Edera, negandogli l'1-3, e Fanucchi finalmente si fa vedere nei padroni di casa, con un tiro da fuori che fa la barba al palo. Ultimi minuti che scivolano via senza che la Lucchese abbia più le forze per reagire, finisce 1-2, Parma in semifinale.
Cosenza - Pordenone (0-0). Soffre, ma fa valere il gol di Semenzato all'andata il Pordenone, piazzando un muro impenetrabile per il Cosenza davanti a Tomei. Sono i Lupi a fare la partita, alla ricerca del gol del pari. Il dominio però è poco fruttuoso, con i Ramarri che si chiudono a riccio. Al 7' Letizia manda alta una percussione personale, poi al 10' Calamai mette in mezzo, ma Tomei riesce a smanacciare. Bisogna poi aspettare il 33' per avere un'altra emozione. Mendicino parte sulla sinistra e si accentra, facendo partire un tiro che sbatte sul lato esterno della rete. Sette minuti dopo il Cosenza ha la migliore occasione del primo tempo: Letizia gira al volo il pallone nel cuore dell'area, ma Semenzato devia il pallone in modo provvidenziale. Al 42' tegola per la squadra di Tedino, che è già senza Berrettoni e perde anche Arma, il quale si infortuna cadendo male. Al suo posto entra Padovan. La ripresa si apre con una sfida più aperta. Al 54' Buratto suona la carica per gli ospiti, ma il tiro finisce altissimo. Un minuto dopo risponde Mendicino al volo, ma la sfera sfiora il montante della porta. La gara torna a farsi equilibrata. Sempre Mendicino al 77' ha la possibilità di colpire, ma sfiora soltanto la palla di testa, dopo un cross di D'Orazio, mandando la palla a lato di un soffio. Nel finale il Cosenza sfiora di nuovo il gol di testa, mandando la palla a lato fuori di un nulla. Poi Padovan spreca un buon tre contro tre, perdendo l'attimo per il passaggio decisivo. Al 92' su calcio d'angolo Blondett ci arriva di testa, la palla disegna una palombella e Tomei in salto la blocca. Finisce 0-0 e Pordenone quindi che passa soffrendo.