Bergamasco puro, tifoso atalantino da sempre e una straordinaria conoscenza calcistica. Ecco a voi l'esclusiva intervista a Xavier Jacobelli, noto giornalista sportivo molto vicino al Corriere dello Sport. Abbiamo avuto modo di intervistarlo presso il cineteatro "E.De Filippo"di Agropoli in occasione di un dibattito benefico che ha compreso anche altri pezzi grossi del mondo del calcio. Ecco le sue parole:
Una considerazione sull'evento giornaliero: "Penso tutto il bene possibile perchè intanto bisogna ringraziare Guglielmo Stendardo perchè io ho la fortuna di essergli amico da diverso tempo. Mi piace moltissimo questa sua attenzione al sociale e alla solidarietà. Conosco quanto sia radicato il rapporto con Suor Paola dai tempi in cui Guglielmo giocava nella Lazio, e tra l'altro in alcune circostanze siamo stati insieme a visitare la casa di accoglienza di Suor Paola (che fa un lavoro pazzesco di generosità e aiuto alle ragazze madri e ai loro bambini a chi ha bisogno di sostegno). Quando Guglielmo mi ha detto che ci sarebbe stata questa iniziativa mi ha chiesto se volessi intervenire e ho accettato volentieri."
L'Italia, Ventura e gli stage. Cosa ne pensa Jacobelli? "Io penso il meglio possibile. Ventura sta facendo un operazione strepitosa perché con questi stage ha dimostrato che esiste una generazione di giocatori (parlo del '94, '95, 96' per arrivare fino ai 2000) che è di talento. Lui sta gettando le basi per la Nazionale del dopo Mondiale, e noi tutti speriamo di andare direttamente in Russia, ma vederemo il 3 settembre a Gijon contro la Spagna come andrà a finire. La stessa sperimentale che ha mandato in campo l'altra sera contro San Marino mi ha colpito molto perchè questi ragazzi giocano con entusiasmo in Nazionale. Esperimenti? Quando giocano con questa maglia è sempre un motivo d'orgoglio. Quello che conforta, poi, è che dietro a Buffon, Bonucci, Barzagli, De Rossi e Marchisio, preme questa generazione di nuovi talenti che faranno bene al calcio italiano."
Non poteva mancare un doveroso e meritato elogio alla sua Atalanta: "Premesso che il quarto posto non è mai stato centrato in 110 anni di storia, credo sia il premio di una politica di programmazione che parte da lontano. Percassi, proprio in questi giorni, festeggia il settimo anno del riacquisto della società. La prima mossa che lui fece con l'Atalanta in Serie B, fu quella di confermare Mino Fabini, un signore che adesso ha 81 anni, ma che è stato uno dei più grandi scopritori di talenti del calcio italiano. Basti snocciolare nomi come Vierchowod, Borgonovo e Di Stefano prima di approdare all'Atalanta. Proprio l'Atalanta raccoglie i frutti di questa semina. Percassi ha investito 35 milioni di euro in 7 anni nel settore giovanile di Zingonia. Gagliardini, Conti, Caldara sono entrati a 8-9 anni in questo settore giovanile. La forza di una società è il vivaio perché, con tutto il rispetto per i giocatori che vengono da fuori, è chiaro che un calciatore cresciuto sin da bambino indossando la maglia della squadra del cuore, quando arriva in prima squadra riesce a dare il 100%. Poi, ovviamente, può capitare che vengano ceduti a 30-35 milioni ad altre squadre, ma è importante che alle loro spalle ci sia già la generazione del '99 come Bastoni, Latte Lath, Melegoni e Capone. Io credo che sia certamente una sorpresa per il risultato perchè il quarto posto nemmeno il più ottimista tra i tifosi se lo aspettava, però è la conferma del grande fatto insieme al valore aggiunto chiamato Gasperini."
Ultima domanda riguardante gli impianti sportivi che, finalmente, stanno sbocciando anche in Italia: "La stessa Atalanta che è stata la prima società a comprare a titolo definitivo l'impianto dove gioca la sua squadra. Meglio tardi che mai! Il calcio italiano ha perso la storica occasione dei Mondiali '90 quando gli stadi dovevano essere costruiti e dovevano anche essere curati e acquistati da altre società. D'altra parte dovunque guardiamo in Europa, lo stadio di proprietà consente di incrementare l'afflusso di gente se l'impianto è moderno e confortevole, e in secondo luogo arricchisce il patrimonio della società in modo da renderla ancora più competitiva sul mercato."