Juve, ultimo giro a Bologna con la testa a Cardiff. Allegri scopre le carte in conferenza stampa

Il tecnico bianconero presenta la gara conclusiva del campionato, la passerella del Dall'Ara. La squadra è però già focalizzata sulla finale di Champions League.

Juve, ultimo giro a Bologna con la testa a Cardiff. Allegri scopre le carte in conferenza stampa
Fonte immagine: quotidiano.net
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Di Giorgio Dusi

"La prima regola è giocare e cercare di vincere la partita: dobbiamo cercare di chiudere al meglio questo campionato". L'ultima trasferta di Serie A per la Juventus, domani a Bologna alle ore 18, sarà una passerella, dopo la conquista dello scudetto, ma Massimiliano Allegri non vuole passi falsi, vuole centrare gli ultimi tre punti in stagione. Lo afferma anche in conferenza stampa, nella quale anticipa di fatto l'undici titolare, con le classiche rotazioni in difesa, una sorpresa in porta e l'attacco al gran completo, con Khedira in mezzo.

"Domani giocano Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain. Non ci sarà Chiellini, sta lavorando bene, ma non ha problemi, ed è diffidato. Ci saranno Lichtsteiner e Asamoah, Khedira partirà dal primo minuto perché devo valutare in che condizioni è, potrebbe affiancarlo Marchisio. In porta domani gioca Audero".

L'ultimo atto arriva nella settimana del rinnovo di Mandzukic, elemento chiave per il passaggio al 4-2-3-1 e più in generale per la stagione bianconera: "Sono contento per Mario, credo la Juventus abbia adottato una strategia importanti sui rinnovi, mantenendo i campioni". Poi aggiunge: "Quando si devono tenere grandi giocatori, il parere dell'allenatore non serve: i campioni vanno tenuti".

Il parere di Allegri conta invece di più quando si deve tracciare un bilancio della stagione, non solo a livello personale, ma anche di squadra. Una stagione a cui manca una ciliegina sulla torta: "Domenica riposeremo, poi ci prepareremo a giocare l'ultima partita della stagione. Sarebbe il coronamento di tre anni di lavoro. Sono molto contento vedere i singoli giocatori crescere, cerco di insegnare a livello singolo, che è la cosa più importante. Sono orgoglioso di divertirmi ad allenare. Tutta la squadra ha fatto davvero cose straordinarie, Bonucci dopo la reazione a Porto ha avuto una reazione positiva. Higuain e Dybala sono cresciuti. Barzagli nel secondo tempo ha fatto uno scatto e sembrava avesse vent'anni. Sono orgoglioso di allenare questi uomini".

Spazio anche per commenti riguardo al futuro, alla permanenza ormai certa alla Juventus, soltanto da formalizzare parlando con la dirigenza: "Al momento non ci siamo incontrati e non lo faremo prima di Cardiff, è giusto essere concentrati sull'evento mondiale. Io ho un contratto fino al 2018, la società ha il diritto di potermi chiamare. Da parte mia non ci sono problemi, ho ancora un anno ed è meglio pensarci dopo la finale, per me. Io voglio rimanere e non dipenderà assolutamente dall'esito di Cardiff. La mia decisione l'ho già presa". In conclusione, Allegri lancia anche un sassolino: "Tra cinque anni una vaga idea di dove sarò ce l'ho, ma non lo dico ora se no viene fuori un pandemonio...".