Annata tutto sommato sufficiente per l'Udinese. Dopo un avvio stentato con Iachini, è arrivato Delneri e quest'ultimo è stato capace di far emergere alcuni talenti in rosa, tornando sulla vecchia strada, in cui i friulani erano maestri, salvando così una squadra che sembrava per l'ennesima volta attrezzata male e lacunosa. Invece il tecnico di Aquileia ha rimesso in piedi la situazione, cambiando il lavoro psicologico, ma soprattutto lavorando molto sul canovaccio tattico e sull'attacco, che fino al suo arrivo era stato proprio uno dei punti deboli delle zebrette. Thereau infatti era entrato in rotta di collisione con il mister marchigiano ed era stato escluso dalla formazione titolare più di una volta, anche a causa di un infortunio estivo. Non riusciva poi a incidere neanche Duvàn Zapata, finalmente ritentrato al 100%, dopo il brutto infortunio dell'anno scorso. Con Delneri invece la musica è cambiata, l'ex Chievo da ala ha trovato gli spazi e il ruolo di leader, ma quello che nel tempo è cresciuto di più è stato proprio il colombiano. Inizialmente rimasto spiazzato dai nuovi compiti che doveva eseguire nel 4-3-3 delneriano, si è poi col tempo abituato sempre di più, spendendo meglio le energie e iniziando a fare un lavoro importante a livello di sponde e di sgroppate palla al piede. Proprio con una di quest'ultime ha servito l'assist dell'1-0 a Thereau nell'ultima partita. Andando quindi oltre al bottino di reti, comunque consistente dato che stiamo parlando di 9 gol, con ancora una giornata per concludere in doppia cifra, è stato un attaccante fondamentale per movimenti e capacità di portare avanti la manovra.

Bisognerà parlare però purtroppo da domenica prossima al passato per quanto riguarda il buon Zapata ad Udine, dato che, una volta scaduto il prestito, il ragazzo rientrerà al Napoli, che lo cederà per fare cassa ad un club ambizioso e alla ricerca di una punta. Un bel problema per Delneri (il cui rinnovo non è stato ancora ufficializzato), che dovrà chiedere ai Pozzo un'altra punta dalle caratteristiche simili, anche perchè Perica ha fatto vedere di essere più seconda punta che boa. Cosa difficile da reperire, perchè di attaccanti con un gran fisico e che segnano pure un buon numero di gol ce ne sono pochi in circolazione e a cifre ardue per le casse friulane. La lista non è lunghissima, fino ad ora si sono fatti i nomi di Okaka, Falcinelli e, soprattutto, Leonardo Pavoletti. In tutti e tre i profili rientrerebbe nei giochi il Watford. Il primo è infatti di proprietà degli Hornets e potrebbe essere mandato in quel di Udine dopo un'annata abbastanza deludente. Per gli altri due invece servono cifre consistenti e che Pozzo non può permettersi. Il centroavanti del Crotone, attualmente in prestito dal Sassuolo, è difficile da ottenere, ha infatti gli occhi di tanti addosso e i neroverdi, dovessere cedere Defrel e Berardi, avranno bisogno di attaccanti. Ecco quindi che il nome più gettonato ed interessante è quello di Leonardo Pavoletti. Il ragazzo era già stato cercato ai tempi di Varese, ma il Sassuolo (sempre loro) non volle cederlo. L'annata emiliana non fu esaltante e da qui venne il trasferimento al Genoa, squadra dove ha trovato sempre più spazio, per poi esplodere definitavamente. Il Napoli, alla ricerca di una punta con caratteristiche diverse rispetto a quelle di Gabbiadini, a gennaio se ne assicura le prestazioni per ben 18 milioni. Il ragazzo però, complice l'uscita dei partenopei dalle coppe e l'esplosione di Mertens punta, ha collezionato solo 5 gettoni, senza mai andare a segno.

Ecco quindi che si prospetta l'idea rilancio in estate, anche perchè con Mertens e Milik davanti, il Napoli è già a posto. Mentre Duvàn Zapata viene da due stagioni positive e sarà ceduto alla cifra più alta possibile ad un club con ambizioni europee, Pavoletti dovrà cercare una sistemazione che gli permetta di rimettere in mostra le sue caratteristiche da centroavanti vecchio stampo e all'Udinese serve proprio quello. Il ragazzo potrebbe rientrare in un discorso più ampio, con l'inserimento nella trattativa di Widmer e Karnezis, giocatori che piacciono a De Laurentiis, pronto già a gennaio a provare un assalto ai due. Il problema sarebbe però l'ingaggio, fuori scala per i bianconeri. Ecco quindi che però ci possono essere altre soluzioni. Può entrare in gioco per esempio il Watford, che ha incassi di gran lunga superiori rispetto all'Udinese e potrebbe comprare Pavoletti per poi girarlo alla squadra di Delneri, un po' come fatto con Kums e Penaranda questa estate. Ci sarebbe poi l'opzione prestito, anche se questo vorrebbe dire ritardare il problema relativo alla punta e soprattutto bisognerebbe valutarne la convenienza, dato che l'ex Genoa ha 28 anni, non è un giovane in cerca di spazio come Duvàn Zapata. Insomma, il profilo piace e molto, perchè Pavoletti è proprio la punta fisica e con il senso del gol che cerca l'Udinese, ma è un profilo di spessore, cosa che le zebrette non sono abituate a trattare (senza tenere conto della concorrenza, la Fiorentina starebbe pensando a lui per sostiuire Kalinic, anche se lì c'è la cessione del croato ancora da effettuare e la scarsa resa del ragazzo in una piazza grossa che potrebbe scoraggiare i Della Valle). Sarà dunque un nome caldo, ma ricco di insidie. Di certo però, se la coppia Bonato-Pozzo dovesse riuscire, grazie anche ai buoni rapporti col Napoli, a portare a casa il livornese, per l'Udinese ci sarebbe di nuovo un attaccante di livello su cui fare affidamento, per un'annata che deve portare qualche soddisfazione, dopo questa stagione di transizione, che ha tirato fuori le zebrette da un tunnel che sembrava infinito.