Analizzare Udinese-Sampdoria da un lato prettamente calcistico è molto difficile. Perchè il risultato, quell'1-1 segnato sul tabellino, dice in realtà tutt'altro rispetto a quanto si è visto in campo. I friulani hanno annullato i doriani, su questo c'è poco da discutere. La banda di Giampaolo vanta nel novero delle occasioni da gol solamente una bordata di Schick messa in angolo da un tuffo di Scuffet. La prestazione degli ospiti si può ridurre tranquillamente a questo, senza poter segnalare nient'altro. Praet è stato cancellato, così come le mezzali non hanno praticamente mai trovato varchi per servire gli attaccanti o per buttarsi in area. Finchè si è giocato a calcio, ovvero nel primo tempo, l'Udinese è stata encomiabile. Non ha mai lasciato passare un pallone degli avversari, con Angella e Danilo che hanno spazzato via ogni possibile minaccia. Gabriel Silva ha fatto una partita inaspettata per essere praticamente una terza linea e, dato che ha giocato sulla fascia opposta a quella di appartenenza, dovesse continuare a mettere in mostra questa voglia di tornare ai livelli passati, sarebbe un "non acquisto" da fare, riusando le parole di Delneri del post partita. In mezzo al campo Hallfredsson ha recuparato tantissimi palloni, che De Paul, Jankto e Balic hanno lavorato molto bene, arrivando spesso a creare pericoli con azioni personali o servendo le punte. L'argentino ha il compito di imparare ad attaccare di più l'area dove, a detta dello stesso tecnico friulano, sbaglia pochissimo. Il ceco ha spremuto le ultime energie per fare il classico stantuffo sulla sinistra, riuscendo a trovare spazi per far male. Il croato non si è fatto notare per giocate particolari (anche se ha recuperato un gran pallone in area, servendo un assist che nessuno ha  colto), ma ha messo in mostra una sicurezza e una leggerezza nelle giocate che possono renderlo un giocatore importante per questa squadra.

Altra buona partita per Balic. Fonte: https://www.facebook.com/UdineseCalcio1896/?fref=ts
Altra buona partita per Balic. Fonte: https://www.facebook.com/UdineseCalcio1896/?fref=ts

I due attaccanti poi, spesso criticati e considerati tra i peggiori in campo contro il Crotone, hanno dato tutto. Thereau aveva detto a Delneri di non essere in forma nel prepartita, ma il tecnico ha insistito, chiedendogli di attaccare e di sacrificarsi di meno in fase di copertura, cosa che è forse la causa della sua mancanza di energie in queste ultime giornate. Il francese ha risposto alla grandissima, segnando e svariando su tutto il fronte d'attacco, tenendo in ansia la difesa di una Sampdoria che non ha messo in mostra una geometria che fosse una. Duvàn Zapata poi, all'ultima partita casalinga in bianconero, ha messo ancora una volta in mostra quanto il suo fisico possa essere devastante. Il gol nasce da una sua progressione inarrestabile palla al piede. Un vero e proprio carro armato, che però non ha sparato, ma ha concluso il tutto al meglio servendo l'assist dell'1-0 a Thereau. Il colombiano ha preso tutti i palloni alti, ha provato più volte la penetrazione e non ha avuto occasioni da gol semplicemente perchè ha fatto legna per altri. I punti, sul campo, dicono Udinese chiaro e tondo. Le occasioni da gol le hanno avute i friulani e, forse, ripensando a cos'è successo dopo, sarebbe servito un pizzico di cinismo in più nel primo tempo, per punire con più gol di scarto una Sampdoria presentatasi al Friuli semplicemente per farsi qualche giorno di vacanza.

Gabriel Silva, la sorpresa. Fonte: https://www.facebook.com/UdineseCalcio1896/?fref=ts
Gabriel Silva, la sorpresa. Fonte: https://www.facebook.com/UdineseCalcio1896/?fref=ts

Tutti questi bei discorsi però si infrangono nella ripresa, crogiuolo di follie e di cose che col calcio non hanno a che vedere. Pinzani ha mostrato chiaro e tondo il perchè, arrivato quasi a fine carriera, abbia arbitrato di rado in A e spesso in B. In una partita importante, che entrambe le squadre si stavano giocando e con l'Udinese che stava mettendo in mostra un calcio forse non splendido, ma almeno buono, il direttore di gara ha messo in mostra tutta la sua scarsa capacità di valutazione. De Paul infatti fino a quel momento aveva subito degli intereventi abbastanza duri, che però non erano stati puniti dalla giacchetta gialla con il cartellino. Poi però l'argentino effettua un'entrata pericolosa su Torreira e si vede sventolare davanti al naso il rosso diretto, per lo stupore di tutti e per la rabbia di Delneri che poi, all'ennesima dimostrazione di mancanza di logica di Pinzani, perderà totalmente le staffe. L'Udinese si ritrova in dieci e, dal dominio totale, passa al giocarsela alla pari. La Sampdoria si alza e prova a fare qualcosina, giusto per giustificare la sua presenza al Friuli. Primo filtrante buono per Muriel, che calcia un tiro abbastanza innocuo, ma che Scuffet deve per forza alzare in angolo. Palla in mezzo, il colombiano arriva al tiro, ma Gabriel Silva, alla prima partita da titolare dopo diverso tempo, si fa prendere dall'insicurezza e lo atterra. Per gli arbitri (Pinzani ci pensa più di un attimo, quindi probabilmente la segnalazione è arrivata dal giudice di porta) è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Muriel, beccato pesantemente dal pubblico dopo che, al momento del trasferimento, ha quasi accusato il club che tanta fiducia aveva riposto in lui di averlo rovinato, (ha tirato spesso in ballo la storia del peso, iniziata con Cosmi e che Guidolin ha poi ribadito un paio di volte pubblicamente, come se fossero stati loro a giocare in modo imbarazzante quando Stramaccioni ha schierato Muriel in campo).

Muriel, un altro dei protagonisti delle follie successe al Friuli. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896/
Muriel, un altro dei protagonisti delle follie successe al Friuli. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896/

L'ex segna e si butta in un' esultanza da finale di Champions League, provocando anche delibaratamente la tribuna e la panchina friulana. Pinzani resta a guardare e si avvia con lentezza pachidermica verso di lui per ammonirlo. Errore fatale. Muriel non la smette e Jankto scatta come una furia verso di lui, rompendo il ghiaccio e dando il là a tutti gli altri per scatenare la più grande rissa che questa stagione della Serie A abbia visto. Tutti in campo. Giocatori, allenatori, staff tecnici e arbitri creano un turbinio di gente, tra chi vorrebbe dirne quattro al colombiano e chi cerca di evitarne il linciaggio. Danilo però ci vede rosso. Dribbla tutti e arriva fino a Muriel, mettendogli le mani al collo e tentando di strozzarlo. Un giocatore della Sampdoria interviene e riesce a separare i due. Pinzani, svegliato evidentemente dal trambusto, riesce finalmente ad imporsi e rimette ordine. Espelle Danilo, Muriel e anche Delneri (che per sua stessa ammissione è andato in mezzo al campo a dire delle cose non proprio "idilliache"). Tutto a posto? No perchè i due, nonostante ci sia un membro dello staff sampdoriano a dividerli, appena arrivati all'interno del tunnel degli spogliatoi, ricominciano la rissa e allora via, gran corsa da parte di tutti gli steward del settore della tribuna per evitare il peggio. In campo la partita può dirsi abbastanza finita. In campo ci sono dieci giocatori contro nove, tutti con i nervi ballerini e che probabilmente stanno più pensando a quanto accaduto che alla mezz'ora ancora da giocare. C'è però da sottolineare come nel finale i friulani abbiano comunque provato a far propri i tre punti, con un colpo di testa di Badu, servito dal solito Zapata, che si spegne poco oltre i pali. L'Udinese ci ha provato fino in fondo, ma il secondo tempo praticamente non c'è stato.

Thereau esulta per il gol. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896
Thereau esulta per il gol. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

Sulla rissa probabilmente si potrebbe scrivere un libro. Muriel era arrabbiato e la cosa era anche comprensibile, dato che il rapporto tra lui e l'Udinese (tutta, non solo i tifosi) non è mai sbocciato. Certo è che l'esultanza provocatoria che ha fatto dopo il gol è stata la dimostrazione di quanto il ragazzo sia limitato caratterialmente. Fior fior di giocatori hanno segnato reti dell'ex e tanti hanno comunque esultato, anche in modo non proprio rispettoso, come per esempio Icardi in un Sampdoria-Inter. Però mai il limite era stato oltrepassato così di netto e la reazione dell'Udinese, vista l'inoperosità dell'arbitro, è stata inevitabile, dato che il colombiano stava delibaratamente provocando tutti. Il gesto di Danilo è sicuramente da condannare, non bisogna mai mettere le mani addosso a qualcuno e purtroppo il brasiliano si sa che talvolta può perdere la testa, come è successo in questo caso. Il giudice sportivo probabilmente provvederà a punirlo con una stangata, resterà però negli occhi di tutti la pagliacciata di Muriel, che è riuscito in un attimo solo a rendere ingiocabile il secondo tempo di una partita godibilissima, cadendo in un errore bambinesco. C'è un motivo se, dopo che nell'anno a Lecce i paragoni con Ronaldo si erano sprecati, non è riuscito ancora ad imporsi come uno dei migliori attaccanti in circolazioni e il motivo non sta certo nella mancanza di talento.