Udine, 21 maggio 2017. È successo di tutto oggi tra Udinese e Sampdoria, dove nel secondo tempo l'arbitro non è stato in grado di mantenere le redini della partite e con i nervi che hanno scricchiolato dopo l'espulsione di De Paul e sono esplosi con la provocazione di Muriel. Alla fine è stato un pareggio, ma è un peccato, perché una bella partita alla fine è stata rovinata da episodi che nel calcio non si dovrebbero vedere. Delneri analizza la partita, dicendo che è mancato da parte di qualcuno che non è né dell'Udinese né della Sampdoria il buonsenso (evidente il riferimento al direttore di gara). Su Danilo ammette poi che il gesto è stato esagerato, ma che alla fine ha fatto il capitano.

Si chiede prima se la rabbia di Delneri sia stata causata dal rosso a De Paul o da altro: "Si giocava da cinquanta minuti a calcio, era una bella partita, con tutti i falli che aveva subito De Paul ci vuole anche il buon senso. Al di là del fatto che avesse ragione o meno, io ragiono all'antica, non si vedono tante belle partite e qua si stava giocando bene una partita importante per entrambe. Oggi abbiamo fatto di tutto per vincere, potevamo anche perderla. Poi un arbitro fa quello che vuole, ma io sono per affrontare sempre a pieno regime le squadre, le partite sono fatte per confrontarsi. Oggi un tempo si è giocato al calcio, il secondo no, ma non per colpa nostra o della Sampdoria."

Difesa inedita che ha retto comunque bene, poi il mister si complimenti con alcuni elementi della squadra: "Angella, Felipe e Danilo hanno quasi sempre giocato con Widmer a destra, quindi già più protetta. Ho visto Felipe e Gabriel Silva star bene e ho messo loro sulle fasce. Giocasse sempre così quest'ultimo sarebbe un non acquisto da fare. Anche Balic ha confermato la prestazione di personalità. Poi mi complimento con Cyril, che ha ammesso nel pre partita di non star benissimo e io gli ho detto che doveva far la punta, non farsi cinquanta metri e ha segnato. Non fosse stato per l'espulsione lo avrei tenuto in campo. Poi anche Jankto si è sacrificato. Torniamo a quanto detto ad inizio campionato, ci dev'essere stato senso di appartenenza e oggi ci è stato."

Delneri analizza poi la crescita: "In parità numerica potevamo fare la nostra partita, usiamo sei o sette elementi dal '93 in su. Abbiamo fatto bene, alla squadra darei un 8. Facciamo le cose perchè le studiamo, non sono frutto del caso. Abbiamo avuto tante palle buone, poi c'è l'avversario, c'è la fatica. De Paul ha puntato di più l'area, dove sbaglia poco."

Tatticamente l'Udinese è parsa più pericolosa sulle fasce: "La tattica nel calcio conta. Loro hanno fatto un centrocampo folto, quindi abbiamo puntato di più gli esterni. Loro a metà campo sono bravissimi, abbiamo sofferto poco ed è merito della nostra difesa se Schick si è visto. Nel primo tempo De Paul ha fatto bene entrambe le fasi. Quest'anno è un anno di transizione, poi 45 punti non sono male. A Milano poi andremmo in anticipo. Ho fatto varie prove e abbiamo combinato varie cose interessanti."

Duvàn Zapata con Delneri sembra essere cresciuto molto: "Zapata ha giocato sempre e ha speso molto, poi non sempre è al top. È generoso, ha più continuità, non si è mai fatto male. Deve imparare a spendere di meno. Se andrà via quest'anno sarà molto utile per lui quanto imparato."

Commento finale sulla reazione di Danilo, che ha aggredito Muriel dopo il gol: "Su Danilo bisogna vedere cosa si sono detti in campo, perchè non conta mai solo l'attimo. Anche il mio gesto in mezzo al campo non è stato idilliaco e quindi è stato giusto mandarmi fuori. Danilo ci teneva, ha esagerato. Ha difeso un popolo, una squadra, nessun giocatore si deve permettere di offendere l'altra squadra. Lo perdono, ha fatto il capitano, poi il gesto è sicuramente esagerato."