Udine, 20 maggio 2017. È arrivato il giorno del big match. L'Udinese affronterà la Sampdoria nello scontro per il decimo posto e, contemporaneamente, saluterà il proprio pubblico per l'ultima sfida casalinga di questa stagione. Sfida tra ex, che saranno tanti. Muriel, Bruno Fernandes, Quagliarella, tanti gli ex bianconeri per la sfida. Anche mister Delneri ha scritto una pagina importante della storia blucerchiata.

Per il decimo posto servono due vittorie: "Partiamo da domani, dobbiamo battere la Sampdoria, che è la concorrente, fare punti, dobbiamo vincere, secondo i calcoli, affrontiamo una squadra tosta e ben attrezzata, ma noi ultimamente in casa, toccando ferro, abbiamo sempre fatto bene."

Si sono aggiunte all'ultimo le assenze di Widmer e Perica: "Centrocampo e attacco saranno confermati. In difesa esperimenti pochi, gli uomini sono quelli. Non ci sarà Widmer e penserò con chi sostituirlo, per il resto la formazione è fatta."

La formazione sarà dunque confermata nonostante alcuni giocatori non siano in forma: "Noi dobbiamo credere che chi va in campo dia il massimo, poi ognuno ha già raggiunto obiettivi importanti, bisogna fare uno sforzo e tirare fuori ancora qualcosa. Domani la formazione che entrerà in campo potrà ripetere la prestazione contro l'Atalanta. L'unico fuori ruolo sarà Gabriel Silva, che è il principale indiziato per andare a destra."

Gli infortunii hanno condizionato il finale di stagione: "Anch'io sarei stato più contento con Fofana e Samir a disposizione, ma tutte le squadre durante l'anno hanno qualcosa che non va. Quindi va dato fiducia a chi gioca poca, bisogna essere coesi e feroci nel gioco di squadra, che è quello che dobbiamo migliorare."

Balic a Crotone ha giocato molto bene, mettendo in mostra personalità: "Vedo tanti giocatori giovani italiani messi in disparte perchè la gioventù spesso deve fare sforzi importanti. Non volevo farlo giocare, ma volevo sostituire certi giocatori e l'ho messo dentro. Ora per lui sarà più difficile, perchè dovrà dimostrare di poter dare il proprio apporto costantemente, con una costanza di rendimento che non è facile da raggiungere."

Giocando col 4-4-2 De Paul sta crescendo, ma Jankto non sta dando il meglio: "No, ha 21 anni, spende molto e ha giocato 25 partite in A, quando ha un accompagnamento quando deve spingere spendi di meno, senza Cyril invece devi correre di più, lo tengo finchè ne ha."

Zapata e Thereau sono stati opachi nell'ultima partita: "Loro hanno sempre esperienza e forza fisica, devono spendere meno, facendo meno movimenti senza palla. Thereau spende molto, essendo libero di muoversi, spende quindi molto."

De Paul potrenne giocare anche a sinistra: "Sì De Paul può giocare da ambo i lati, ma a sinistra siamo un po' in difficoltà. Il ragazzo è strutturato per fare anche l'ala a sinistra, ha un rientro buono, può forse addirittura giocare meglio."

La Sampdoria è pericolosa: "Hanno grande palleggio, si muovono molto bene e Giampaolo ha fatto un grande lavoro. Ha giocatori importanti, recuperano Muriel, hanno sia stazza che velocità, dovremo stare attenti."

Giampaolo è un po' allievo di Delneri: "Con Giampaolo ci conosciamo da quando allenavo il Chievo e lui l'Ascoli, la sua filosofia si è evoluta nel tempo, mantenendo l'attenzione sulla fase difensiva e sull'equilibrio tra i reparti, è chiaro che lo stimo."

Sulla situazione portieri: "Sì Scuffet gioca questa e anche l'ultima. Karnezis ha fatto molto bene, ora vogliamo vedere come si comporta Simone. Però l'anno prossimo uno ne rimane. Un titolare non fa da riserva a un titolare. Il portiere è un ruolo molto complicato. Non ci possiamo basare solo su una partita, non ne sbagliamo una o due di fila. Karnezis ha 108 partite in A, Scuffet va verso le 30, Meret in B ha fatto benissimo e Perisan è ai mondiali in Corea. Abbiamo tanti talenti, bisogna scegliere."

Sul ritorno l'anno prossimo a Ferrara, da dove la carriera di Delneri è partita: "Per me tornare a Ferrara è sempre un' emozione, ho iniziato lì la carriera. È giusto che torni in A dopo 50 anni, la città vive di calcio. Società Sportiva Ars et Labor, pedala e lavoro. Non è il nostro "sgarfare", ma ci andiamo vicini. Tutti i friulani andavano là e hanno tirato fuori tanti talenti, loro danno questa possibilità importante. Poi l gioventù non sempre ti ascolta facilmente. La mia prima famiglia è nata a Ferrara, tanti legami dunque."

Se partirà un portiere, bisognerà prendere una riserva: "Prendere un secondo che sia una sicurezza, i giocatori sono giovani e bisogna stare attenti. Si sceglie, si vede un profilo affidabile, che sia complementare con il primo. I ragazzi devono farsi esperienza, perchè un conto è l'allenamento un conto è la partita. Sono giovani già strutturati e a posto, sono importanti per l'Udinese, devono fare la loro carriera e dimostrare la bontà del lavoro fatto dall'Udinese Calcio."