Roma-Juve 3-1, le pagelle bianconere: disastro a destra, bene i gregari in mediana

Lemina e Sturaro offrono una prova dignitosa, mentre Cuadrado e Lichtsteiner fanno acqua sulla corsia. Pimpante Higuain, Pjanic in difficoltà. Incerto Buffon.

Roma-Juve 3-1, le pagelle bianconere: disastro a destra, bene i gregari in mediana
Fonte immagine: Twitter @juventusfc
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Di Giorgio Dusi

Festa di nuovo rimandata. La Juventus centra la terza partita consecutiva senza vittorie in Serie A - non gli capitava dall'avvio di stagione scorsa - e cade a Roma. 3-1 in favore dei giallorossi il finale, che accorciano a 4 punti dai bianconeri, i quali soffrono e trovano risposte positive solo dal centrocampo.

Buffon, 5 - Manca la presa sul primo gol, sembra piuttosto molle e sorpreso sul secondo, prende il terzo sul suo palo. Serata da dimenticare. 

Lichtsteiner, 4.5 - Errori tecnici in serie, posizionamenti raramente precisi e troppo spazio concesso a El Shaarawy sul 2-1. Catastrofico. Partita che gli può costare il futuro alla Juventus. (dal 64' Dani Alves, 6.5 - Cambia passo a destra e aumenta vistosamente la pericolosità bianconera, garantendo la solita qualità.)

Bonucci, 6 - Discreta prestazione, nonostante la sconfitta. Voto influenzato dalle responsabilità che si prende nell'avanzare palla al piede, soprattutto nel finale, incappando in alcuni rischi ma provandoci fino all'ultimo. 

Benatia, 5.5 - Ha responsabilità sulla rete che chiude la partita, sembra esitare nella chiusura su Nainggolan. Meno bene del solito, soffre in generale il momento di down dei suoi. 

Asamoah, 6 - Si dimostra capace in uno-contro-uno, soffre il giusto le folate di Salah. Manca un po' in fase offensiva, ha anche la sfortuna di colpire un palo. Impreciso sui cross.

Lemina, 6.5 - Entra con l'atteggiamento corretto in campo, corre e distribuisce palloni. Gioca con calma e soprattutto nel suo ruolo, ovvero in mezzo al campo, anche sgravato dalla prima impostazione. Firma il gol del vantaggio. Prestazione importante che potrebbe garantirgli una maglia in finale di Coppa Italia. 

Pjanic, 5 - Ritorno amaro all'Olimpico. Soffre l'assenza di palleggiatori con la sua stessa qualità, ma è anche un po' troppo distratto. Passaggio a vuoto accettabile nel corso di una stagione. 

Sturaro, 6.5 - Allegri gli assegna il compito di garantire fisicità, lui esegue alla perfezione: mette il corpo su ogni contrasto, recupera palloni, tiene la posizione e pressa. Inventa anche la palla per Higuain per il vantaggio. (dal 69' Dybala, 5.5 - Entra con le migliori intenzioni, ma si intestardisce in ogni occasione e risulta inconcludente, nonostante ci vada vicino.)

Cuadrado, 5 - Il colombiano incoccia in una di quelle serate nere, in cui gli riesce poco o nulla. Nel primo tempo prova ad offrire qualche punto interessante, nella ripresa crolla del tutto. Emblematico il linguaggio del corpo. (dal 78' Marchisio, s.v.)

Higuain, 6 - Movimento e assist sul gol sono un mezzo capolavoro di altruismo, ma restano un lampo in mezzo a una partita decisamente difficile. Prova a riprendersi nel finale, Szczesny gli sbarra la strada. 

Mandzukic, 5.5 - Spalletti gli contrappone la fisicità di Rudiger e lo manda in enorme difficoltà. 

All. Allegri, 5.5 - Perde e deve ritardare ancora la festa scudetto (anche se forse gli va bene così). Trova eccellenti risposte dalle seconde linee, ma tarda un po' a inserire Dybala e a togliere un Cuadrado più deleterio che altro al gioco bianconero.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]