La prima di due finali consecutive. La prima di tre, se vogliamo allargare il discorso a tutta la parte conclusiva della stagione. La Juventus vola a Roma, per affrontare la Roma, nella giornata 36 del campionato di Serie A. Un posticipo, di domenica sera, che potrebbe valere il tricolore: basta un pareggio per cucirsi addosso il sesto consecutivo. Poi, tra quattro giorni, la Lazio, sempre all'Olimpico, in finale di Coppa Italia. Un secondo step vicino, prima dell'ultimo, il più grande: la finale di Champions.

Massimiliano Allegri, come da mantra, pensa ad una partita per volta e la sua testa è ai giallorossi, stando alle sue parole in conferenza stampa. "Siamo stati bravi per aver conquistato la finale di Champions, ma non abbiamo raccolto niente. Domani abbiamo la prima occasione per conquistare un trofeo senza dipendere da nessuno", afferma il tecnico.

Concentrazione, perché quella di domani è un match-point da sfruttare al meglio. Dovesse andar male, però, ci sarebbero altre due occasioni: "Se saremo bravi, vinceremo il campionato, se no penseremo alla partita successivo, senza spaccarci la testa. Non serve pensare a quel che succederà tra un mese: viviamo il momento, è bello, non capita tutti gli anni, ma ora bisogna raccogliere. Affrontiamo  una squadra con giocatori di alto livello e che persegue e i propri obiettivi. Bisogna fare risultato". Non lesina complimenti alla squadra di Spalletti il tecnico della Juve: "Bisogna fare i complimenti a Roma e Napoli, la Serie A è un campionato difficile dove si deve battagliare: loro stanno facendo cose straordinarie per i punti che hanno fatto".

Per i bianconeri c'è anche la voglia di reagire, perché la vittoria in Serie A manca da due giornate (pari contro Atalanta e Torino). Stop che non spaventano Allegri: "Nell'arco della stagione può capitare, peraltro prendendo gol alla fine con l'Atalanta e subendo un gol su un tiro in porta col Torino...".

Capitolo undici titolare, con possibili rotazioni. Leggera emergenza a centrocampo, attutita comunque dalla disponibilità delle seconde linee, chiamate ad una grande prova, ancora una volta. "Mediamente ho cambiato da 5 a 8 giocatori in ogni partita negli ultimi 3 mesi. Non potrò cambiarne ancora perché a metà campo sono corto con la Lazio. L'importante è avere due che giocano, poi in qualche modo ci si sistema...", sorride il tecnico.

"A centrocampo non abbiamo carenze - aggiunge, analizzando gli uomini in mezzo - abbiamo Rincon, Lemina, Sturaro...". E poi il bollettino medico su Khedira Marchisio: "Claudio speriamo di recuperarlo per mercoledì, ma facciamo un passo alla volta. Khedira? In Coppa Italia e col Crotone sarà impossibile averlo". 

Sarà invece in campo con certezza Mehdi Benatia, fresco di riscatto e firma con la Juve fino al 2020: "Quest'anno ha avuto un po' di problemi a livello muscolare, ma è un giocatore straordinario. In difesa la Juve è una delle squadre più forti d'Europa", dice di lui il tecnico.

Spazio anche per una battuta sulla finale di Champions conquistata, con un raffronto rispetto al 2015: "E' un'esperienza completamente diversa, due anni fa la finale era inaspettata. Dobbiamo andare avanti con serenità, al momento giusto, 3 o 4 giorni prima, prepareremo la partita. E' questione di approccio mentale giusto, serve la consapevolezza di poter vincere la Champions".