Il tressette a perdere, celebre gioco di carte napoletane, sembra essersi impossessato del campionato italiano, per quanto riguarda il piazzamento al sesto posto che garantirebbe l'accesso ai preliminari di Europa League. Tre partecipanti, vince chi fa meno punti, e le dirette interessate sarebbero Milan, Inter e Fiorentina. Le tre squadre hanno una media punti scadente, media da retrocessione: i rossoneri hanno totalizzato nelle ultime 5 partite altrettanti punti, i viola ne hanno realizzati 4, ma l'inter è quella che sta peggio con un solo pareggio e quattro sconfitte. Da una parte i tre club, soprattutto Milan ed Inter, parlano dell'Europa League come obbiettivo fondamentale da raggiungere per non buttare nella spazzatura un'altra stagione, ma i punti totalizzati nelle ultime giornate dicono esattamente il contrario.

Diciamo che il Milan, in piccola parte, può essere giustificato, visto il cambio di proprietà che ha creato un po' di instabilità in tutto l'ambiente rossonero. D'altronde la rosa non è delle migliori, con alcuni giocatori in prestito che l'anno prossimo, molto probabilmente, torneranno nei loro rispettivi club. Le due domande poste principalmente dai tifosi rossoneri son queste: "Ma perché il Milan non vuole andare in Europa?" e "Ma è necessario andare in Europa League?".  Analizzando la prima domanda, alcune risposte ci sono. Per esempio, diciamo che fare i preliminari a luglio con squadre sconosciute non è proprio il massimo. I rossoneri dovrebbero cominciare la preparazione atletica già i primi di luglio, arrivare ai sorteggi il 14 ed iniziare una competizione che dura quasi 10 mesi: insomma non una passeggiata. Poi, non si guadagnerebbe così tanto come molti pensano: la UEFA paga circa 2 milioni e mezzo a coloro che partecipano ai gironi e chi vince l'EL guadagna più o meno 15 milioni, che diciamocelo sono pochini. Altra ragione della non-partecipazione all'Europa League è perché influisce molto sul corso del campionato: basta vedere il Manchester United di Mourinho che, per giocarsi un'eventuale finale, si sta sfiancando con il Celta Vigo, andando a penalizzare la posizione in campionato che già non fa particolarmente saltare di gioia i tifosi dei Red Devils. Come già detto in precedenza, la rosa del Milan non è sufficiente per giocare due competizioni (anche con eventuali acquisti). Queste sono le risposte che qualcuno avrà già pensato o detto.

Diciamo che Inter e Milan sembra che non abbiano proprio voglia di rinunciare all'International Champions Cup in programma a luglio in Cina, anche se il guadagno sarebbe minore rispetto a quello della EL: i rossoneri guadagnerebbero circa 2,5 milioni. Vedremo come si comporterà il Milan nelle prossime ed ultime 3 partite, decisive se si vorrà andare in Europa. La prima sarà con l'Atalanta allo stadio "Atleti azzurri d'Italia", e possiamo dire che la truppa di Gasperini, sebbene nettamente inferiore riguardo a giocatori rispetto alla Roma, è l'avversario più temuto da Montella; dunque non sarà una partita particolarmente facile. Un po' più semplice sarà la partita in casa col Bologna il 21 Maggio: i rossoneri non dovrebbero avere molto difficoltà con un Bologna ormai salvo, ma sappiamo che le piccole per il Milan, negli ultimi anni, sono diventate un vero e proprio problema. L'ultima partita di campionato si giocherà a Cagliari, ed anche qui il diavolo non dovrebbe avere delle difficoltà, anche se la truppa di Rastelli, in casa e davanti al suo pubblico, vuole fare sempre bella figura e certamente non lascerà giocare il Milan. Dunque, tre partite che dovranno essere giocate come delle finali, se naturalmente si vorrà iniziare il viaggio in Europa League.