La Juventus vince anche il secondo leg contro il Monaco, per 2-1, grazie alle reti di Mario Mandzukić e Dani Alves (inutile quella di Mbappè per i monegaschi). Una serata fantastica, che spedisce i bianconeri di Massimiliano Allegri dritti alla finale di Cardiff dopo aver superato i gironi e sconfitto in ordine cronologico Porto, Barcellona, e Monaco.

Non ha parole per descrivere le proprie emozioni l’inossidabile capitano Gianluigi Buffon, che a 39 anni si presenta ancora come il miglior portiere della Champions League: “è tutto vero, è stato tutto maledettamente difficile, a partire dal 2-0 dell’andata. Se oggi fossimo arrivati in campo con la puzza sotto il naso, avremmo passato dei brutti momenti. Li abbiamo passati ugualmente, ma con la testa giusta, pronti a saper battagliare, si superano”.  Da grande campione qual è, Buffon dichiara che non bisognerà assolutamente avere la paura di vincere. D’altro canto, per una squadra che arriva due volte in finale in 3 anni, sarebbe più di una stranezza averne: “Ormai essere arrivati in finale non conta più niente. Sono molto felice, arrivo bene a questa finale, se non giocassi in una grande squadra non ci avrei potuto riprovare un’altra volta. La vita è bella da questo punto di vista, due anni fa tutti pensavano fosse l’ultima mia finale, io l’ho ipotizzato ma non ne ero certo, perché fino agli ultimi giorni bisogna lavorare e credere in quello che si fa”. 

La cultura del lavoro ha sempre contraddistinto il numero 1 bianconero, che ha inculcato questa mentalità, inevitabilmente, anche ai compagni. Uno di quelli dalla quale sembra aver tratto maggior vantaggio è Leonardo Bonucci, che fa il conto oggettivamente sul livello raggiunto dalla sua squadra: “la finale è un grande risultato, l’arrivo di una grande squadra a giocarsi i tre obiettivi della stagione. Due anni fa eravamo la sorpresa, quest’anno siamo più che una certezza. Siamo cresciuti”. L’unico rammarico, secondo il difensore desiderato da mezzo mondo calcistico, resta quella distrazione su Mbappè: “sinceramente il gol subito stasera fa rosicare, l’abbiamo preso per distrazione e non si può, abbiamo abbassato l’attenzione e il gol era nell’aria. Dobbiamo migliorare anche su questo, non si può dare nulla per scontato, in Europa le disattenzioni si pagano”.

Come si dovrà affrontare la gara di Cardiff? Indipendentemente dall’avversario (che pare essere senza dubbio il Real Madrid di Zidane) ci sono un paio di questioni che Bonucci mette subito in chiaro: “la Juve va a Cardiff con la consapevolezza di poter portare a casa la Coppa. Arriva una squadra matura, consapevole dei propri mezzi. A Berlino avevamo un centrocampo grandioso, ma quest’anno non siamo da meno. C’è solo da andare a Cardiff e fare la partita più bella nella storia della Juventus.”. “Il cambio di modulo ci ha dato la consapevolezza di essere più europei, a patto che tutti si sacrificassero in fase non possesso, siamo stati più squadra e davanti riusciamo sempre a far gol, avendo tanta qualità”, così termina il numero 19, elogiando lo schieramento del proprio mister Allegri, vera e propria arma in più di questa stagione della Juventus.