Sembrava dovesse essere la partita dello scudetto, quella in cui la Juventus avrebbe dovuto definitivamente legittimare l'ennesimo successo in campionato, rendendo quasi una formalità il big match con la Roma. Il derby della Mole si è rivelato invece ostacolo più che ostico per i bianconeri, che si sono trovati davanti un Torino compatto e aggressivo. C'è voluto il colpo del solito Higuain, entrato dalla panchina, per evitare la disfatta e portare a casa un punto comunque importantissimo, a dispetto di un Toro autore di una partita di grande carattere, a cui non è bastato il capolavoro di Ljajic per ottenere quella che sarebbe stata la più grande soddisfazione della stagione.

Juve in formazione rimaneggiata, come normale che sia in mezzo a una doppia Semifinale di Champions, ma sempre con la stessa voglia di vincere e di chiudere il prima possibile il discorso campionato. Rispetto alla sfida di Montecarlo Allegri cambia ben otto uomini, a cominciare da Neto in porta con Lichtsteiner, Benatia e Asamoah in difesa insieme al solo "superstite" Bonucci. Mediana completamente diversa con Khedira e Rincon, poi il solito Dybala con Cuadrado e Sturaro, unica punta Mandzukic in un 4-2-3-1 che diventa spesso un 4-4-2 con Dybala che affianca il croato. Per il Torino invece nessuna sorpresa, con Zappacosta a sostituire l'unico indisponibile De Silvestri, mentre in difesa ritorna Moretti.

Juve quindi piena di forze fresche e aggressiva fin da subito, con un ritmo alto a cui il Toro risponde senza paura con pressione e velocità. La partita è combattuta, e i granata trovano la prima conclusione al minuto 12' con Belotti, dopo un bello scambio sulla trequarti con Iago Falque che taglia fuori Khedira e permette al gallo di esplodere un bel destro dal limite, che termina però al lato. I bianconeri rispondono e appena il Toro concede qualcosa trovano la grande occasione: su calcio d'angolo dalla sinistra Benatia trova la capocciata che stampa il pallone sulla traversa, sulla ribattuta Sturaro trova la grande opposizione di Hart, la sfera rimane ancora in area piccola e Bonucci spreca tutto a porta praticamente vuota.

E' un derby avaro di occasioni, giocato molto a centrocampo e sulle fasce, pochi spazi concessi e tanto pressing da entrambe le parti. Un varco per il tiro lo trova Lichtsteiner alla mezz'ora, ma la bella risposta di Hart evita pericoli, sul ribaltamento di fronte Ljajic trova il grande intervento in ripiegamento difensivo di Rincon, che scongiura un pericolosissimo 4 contro 4; poi due minuti dopo Zappacosta trova dalla destra un gran cross per Belotti, che si inserisce tra Bonucci e Benatia e manda a lato, arrivando sbilanciato sul pallone. Un altro varco si apre al 42' quando Dybala trova uno scambio superbo con Mandzukic, taglia fuori l'intera difesa granata e si ritrova davanti ad Hart che in uscita gli chiude la porta in faccia. Il primo tempo si chiude col bel destro a giro di Ljajic, alto.

Secondo tempo che comincia agli stessi ritmi del primo, e Allegri comincia a far scaldare Higuain accompagnato dal boato del pubblico. Il Toro è vivo e continua a creare pericoli, e quando al 51' Asamoah regala un calcio di punizione dal limite per fallo di mano tutti gli occhi finiscono su Adem Ljajic, che prende la rincorsa e disegna una parabola perfetta che si insacca alle spalle di Neto. Il vantaggio del Toro scuote la Juve, che cerca una reazione a dispetto di un avversario che ha preso anche coraggio. Nel corso di una ripartenza Acquah interviene proprio su Mandzukic con un intervento molto duro ma pienamente sul pallone, Valeri opta però per il secondo giallo con conseguente espulsione, che scatena l'ira di Mihaljovic (espulso anche lui) al punto da farlo entrare in campo a protestare. Allegri tenta la carta Higuain, la Juve con l'uomo in più prende campo e Rincon spreca un bel colpo di testa mandando il pallone a lato di poco; dall'altro lato entra Benassi per Boye, poi ancora la Juve con Pjanic per Rincon. I bianconeri avrebbero un'altra occasione per pareggiare al 68' con uno dei classici della Juve: traversone sul secondo palo, sponda di testa di Higuain per Dybala che al limite trova in piena area di rigore Khedira, il quale spreca clamorosamente quello che è un vero e proprio rigore in movimento.

Gli ultimi 20 minuti della Juventus sono un assalto, la squadra di Mihajlovic (Lombardo ora in panchina) tiene duro nonostante l'uomo in meno, Dybala trova Khedira che a sua volta mette in mezzo per Bonucci, il quale in scivolata calcia in bocca ad Hart in piena area; poi Rossettini trova un grande anticipo su Mandzukic, con il portiere inglese fuori tempo in uscita, mentre l'estremo difensore un minuto dopo è perfetto in presa sul cross di Pjanic. Sulla fascia i bianconeri adesso hanno spazio, ancora dalla destra Cuadrado cerca Mandzukic, che però non impatta un pallone interessantissimo. Valeri assegna 4 minuti di recupero, e al secondo arriva il guizzo del campione, quello che anche nei momenti peggiori ti decide una partita: Gonzalo Higuain controlla al limite, si porta il pallone sul destro e incrocia dove Joe Hart non può arrivare. Il pareggio manda nel pallone il Torino, che rischia addirittura di perderla sotto i colpi dei bianconeri ma regge fino alla fine e porta a casa un punto che da un lato appare come un grande risultato, soprattutto se ottenuto allo Juventus Stadium, ma che sa tanto di occasione sprecata per un'impresa sfumata al 92'. I bianconeri ottengono comunque un punto importante in ottica campionato che renderà decisivo lo scontro con la Roma, che potrebbe tornare a -7 vincendo domani.