Una partita "giusta". Questo chiede Massimiliano Allegri alla sua Juventus, impegnata domani nella gara d'andata delle semifinali di Champions League sul campo del Monaco, in pieno stile Allegriano. I bianconeri affrontano il miglior attacco d'Europa sognando una finale, magari con un epilogo diverso rispetto al 2015.

Le certezze in casa Juve regnano e non vengono sicuramente minate da un'assenza, comunque pesante, come quella di Khedira, il quale verrà sostituito da Marchisio: "Il sistema non cambia assolutamente, Khedira è più fisico, ma Claudio si muove di più. Perdiamo chili ma acquistiamo movimento", commenta il tecnico bianconero in conferenza stampa, che poi spiega come il principino sia "in una buona condizione, cresciuto molto nell'ultimo mese, è un giocatore nuovo che abbiamo acquistato".

Attesa per il centrocampista italiano, tanto quanto per Higuain, al quale sta mancando il gol in Champions. Allegri, tra ironia e soddisfazione per le prestazioni, afferma: "Sta facendo un'annata importante, in Champions ha giocato grandi partite, soprattutto a Barcellona. Io sono contento di quel che sta facendo, magari domani farà gol e d'improvviso diventerà l'uomo della Champions...".

Il centravanti argentino avrà un ruolo importante, con l'obiettivo di accorciare e allungare la squadra nei momenti giusti: "Potremmo fare fatica se dovessimo giocare sugli 80 metri, come fatto a Bergamo, per le caratteristiche dell'avversario", sottolinea poi il tecnico bianconero, prendendo ad esempio il 2-2 ottenuto sul campo dell'Atalanta.

L'analisi dell'avversaria, allo stesso modo, è semplice e lineare: "Il Monaco gioca molto in verticale e ha giocatori veloci, è una squadra molto diversa da quella che abbiamo affrontato due anni fa. I dati dicono che è cambiato in fase realizzativa e in fase difensiva: è propensa a fare meglio la fase offensiva. Due anni fa, per caratteristiche dei giocatori, aveva molta più solidità".

"Ha vinto 13 delle ultime 15 facendo tantissimi gol - prosegue il tecnico, sempre sul Monaco - ha segnato spesso anche nei minuti finali della partita. Bisogna avere molto rispetto e giocare due partite giuste, perchè contro di loro è molto complicato".

La forza della compagine del principato è indubbiamente un attacco mai così prolifico, per il quale "parlano i numeri", ma non solo: "Una squadra fa risultati perché, oltre all'organizzazione, ha anche buoni giocatori", spiega il tecnico. "Mbappé ha tecnica nello spazio e ha velocità, Bernardo Silva è cresciuto molto. Falcao è un giocatore d'esperienza e d'area, era uno dei più forti centravanti al mondo prima dell'infortunio, oggi è tornato grande ed è un giocatore molto pericoloso per noi".

Un commento breve, conciso e deciso anche su Jardim: "Sta facendo un lavoro straordinario da quando è arrivato al Monaco, bisogna solo fargli i complimenti".