"Giochiamo contro una squadra che non è qui per caso". Alla vigilia della semifinale d'andata, prende la parola, in conferenza stampa, il Capitano. Gianluigi Buffon sogna la terza finale di Champions League, sogna di volare verso Cardiff, per giocarsi l'ultimo atto di una competizione che le manca da 21 anni. L'avversario non è da sottovalutare, per la Juventus, come il portiere ribadisce, perché il Monaco ha dimostrato sul campo il proprio valore.

"Se la Juve e il Monaco sono arrivate a giocarsi una finale di Champions, l'hanno fatto perché hanno meritato e hanno dei valori, aldilà dei pensieri di inizio stagione. Sono qui grazie a sicurezza e personalità", afferma il numero uno bianconero.

Lo stesso varrà anche in caso di conquista di un'eventuale finale, una finale che la Juve ha già assaporato nel 2015, perdendo contro il Barcellona. Così Buffon ritorna su quell'episodio, su quella partita: "Due anni fa eravamo tesi perché avevamo contro una squadra con tanti campioni, ma penso che l'approccio a determinate gare sia molto personale. Se da un lato potevamo essere tranquilli, quest'anno potremmo esserlo ancora di più, perché superare questo scalino sarebbe il logico risultato di un percorso iniziato tanto tempo fa".

E, a margine, commenta anche l'altra semifinale tra Atletico e Real: "La guarderò, è una gara che va vista, ma non faccio il tifo per nessuno. Chiunque vinca, sarebbe comunque una gatta da pelare. Mi piacciono lo spirito e la compattezza dell'Atletico, ma il Real in Champions riesce sempre a vincere partite che sembravano impensabili, è l'attitudine e la confidenza che viene a stare sempre a certi livelli".

Tra queste ultime caratteristiche dei Blancos c'è anche "l'esperienza di sapere sfruttare i 180 minuti",  peculiarità che può favorire anche la Juve, nonostante anche il Monaco abbia carte, diverse, da giocarsi da questo punto di vista: "Può venire incontro a noi, ma loro sanno esprimere vitalità ed entusiasmo, con una sana incoscienza che offre la gioventù, sentendosi imbattibili e indistruttibili".

Tanta attesa per il match, ma anche per Higuain, a digiuno tra ottavi e quarti di finale. Per Buffon, però, i gol non sono il principale fattore che differenzia le prestazioni del Pipita: "Per noi, chiunque segni va benissimo... Gonzalo nelle due gare col Barcellona ha fatto sì che non prendessimo gol e che il nostro gioco si snodasse in maniera fluida, facendosi trovare sempre nelle posizioni opportune. Tutti si aspettano la rete da lui, ma io spero non perda l'atteggiamento che ha da quando è qui".

Indubbio che invece i gol siano stati la forza trainante dei francesi, che vantano il miglior attacco in Europa: "Il Monaco è una squadra spavalda, l'allenatore offre un calcio offensivo e di valore. Ha giocatori con qualità fuori dal comune, ha fatto una valanga di gol, ma non li ha fatti solo Mbappé. Ho un rispetto totale per loro, perché so che sono imprevedibili, e non si sa mai cosa potrà accadere contro queste squadre".

Spazio, poi, anche alle emozioni della Champions, qualcosa che va oltre il risultato, qualcosa che è ben lontano dall'essere un'ossessione: "Per me giocare una semifinale di Champions adesso è un qualcosa di entusiasmante, che non ha nulla a che vedere con un assillo. Mi rende felice, a prescindere che la vinca o no. Io in queste partite avrò modo di esprimere la mia essenza, chi sono e il motivo per il quale sono nato. Le emozioni che vivo giocando queste partite sono enormi, ho un approccio molto sereno e propositivo".

Infine, spazio anche per una battuta sulle due tifoserie, le quali riempiranno il piccolo Louis II, stadio da poco più di ventimila posti: "Mi aspetto tanto entusiasmo da parte dei tifosi locali, perchè il Monaco sta volando anche in campionato, la vittoria porta a questo. Il sostegno a noi come Juve non è mai mancato e non mancherebbe nemmeno se giocassimo a Tokyo, a maggior ragione domani penso i nostri tifosi si faranno sentire".