È arrivato ad un passo dallo stabilire il nuovo record di imbattibilità per un portiere della Fiorentina in Serie A ed ora, dopo un periodo di appannamento, si ritorna a pensare ad una qualificazione in Europa League che sembrava ormai impossibile. Ciprian Tatarusanu è pronto a continuare a difendere i pali della sua squadra per questo rush finale di campionato, posto mantenuto nonostante l’arrivo a gennaio di Marco Sportiello: “Non ho mai avuto paura di perdere il posto, per Paulo Sousa sono il numero uno”, dice in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, e sul suo futuro è sicuro: “Ho un contratto fino al 2018 ed un agente bravo, Pietro Chiodi, che segue tutti noi romeni in Italia. Io sto bene a Firenze, una città splendida, ho vissuto anche in centro, ma per i bambini era problematico. A me piace giocare, come a tutti, non ho mai pensato di fare il secondo”.
Sul suo carattere, definito timido ed introverso: “Non è vero che parlo poco, è colpa degli addetti stampa. Ma credo che un portiere debba parlare con i fatti, più in campo che fuori. La gente vuole che Tatarusanu pari. I tifosi sono molto pretenziosi, sono uguali con tutti, non solo con me. A volte esagerano”.
Il suo stile di gioco è chiaro: “Non ho paura se mi passano indietro il pallone in continuazione, vuol dire che il compagno è in difficoltà e io devo essere pronto. Un buon portiere deve essere forte mentalmente e deve sapersi rialzare dopo un errore. Con Sousa gioco molto alto, e gioco il pallone anche 50 volte a partita. Con Montella era simile, ma lo giocavo di meno”. Sugli altri portieri che apprezza, Tatarusanu risponde: “Buffon. Prima mi piacevano Van Der Sar e Casillas, oggi Donnarumma, per come sta in porta alla sua età”.
Un altro grande rumeno ex Fiorentina è Adrian Mutu: “Abbiamo giocato tre volte in Nazionale. Ora lui fa il ds alla Dinamo, la rivale della Steaua. Avrò fatto 15 derby. Tifo Steaua da quando ero piccolo, abitavamo vicino allo stadio”, mentre per quanto riguarda gli altri rumeni della Serie A: “Con Radu non sono amico. Lui ha anche detto stop alla Nazionale. Chiriches sì, è mio amico: ha fatto una festa di nozze alla Loggia degli Etruschi a Fiesole. E io, una volta a settimana, vado ancora a mangiare lì. Il giovane Hagi è un fratellino. Viene spesso a casa da noi”.
La qualificazione in Europa League è difficile, ma Ciprian ci crede: “Per me il miracolo è la Champions. Siamo lì. Sousa ci ha insegnato a non mollare mai. La differenza con lo scorso anno è che eravamo partiti più forte”. In chiusura, nessun dubbio sul calciatore più forte con cui abbia mai giocato a Firenze: “Giuseppe Rossi”.