Un gol per tempo, di Cacia ed Orsolini, regalano la nona vittoria in campionato all'Ascoli che compie un bel balzo in avanti in classifica e rimette tra sè e la zona playout un cuscino di tre punti. Opaca la prestazione dell'Avellino, piuttosto male in fase offensiva e vulnerabile in difesa. La sconfitta del 'Del Duca' risucchia i biancoverdi nei bassifondi di classifica, ora sono solo quattro i punti che separano l'Avellino dalla zona rossa.
Mister Alfredo Aglietti è a caccia di punti per mettere tra sè e la zona rossa di classifica un margine rassicurante: schiera il suo Ascoli con il 4-4-1-1, con due esterni - Orsolini e Giorgi - alti, pronti a variare il sistema di gioco del 'Picchio' in un più offensivo 4-2-4 in fase di possesso palla. Favilli appoggia il bomber Cacia in prima linea. Risponde l'Avellino di Walter Novellino con un elementare 4-4-2: out per squalifica Ardemagni, in attacco si rivede Verde che affianca Eusepi. In mediana Paghera vince il ballottaggio con Omeonga mentre la linea difensiva è quella usuale, con Gonzalez e Perrotta larghi, e Jidayi con Djimsiti al centro.
La contesa si apre con un nutrito periodo di studio, in cui le due squadre preferiscono non farsi male, ed i portieri nei primi 20' minuti restano inoperosi. Da segnalare solo l'infortunio di Gonzalez tra le fila dell'Avellino, sostituito dopo otto minuti da Belloni. Al 21' primo brivido dalle parti del portiere ascolano Lanni, ma la traiettoria del pallone calciato da Verde è preda di Addae, che spazza. La noia viene spezzata da Cacia al 25' che da vero rapace d'area di rigore si fa trovare pronto e devia in rete un suggerimento con il contagiri di Favilli. Prima vera occasione della gara, ed Ascoli in vantaggio. Il gol scioglie i marchigiani, i quali assumono l'iniziativa e sfiorano addirittura il raddoppio, da azione d'angolo, con Addae, ma la sua incredibile rovesciata non trova lo specchio della porta. I lupi irpini soffrono, vivono dieci minuti abbondanti di sbandamento, in cui l'Ascoli sembra avere la possibilità di colpire nuovamente e centrare il bersaglio vincente, ma negli ultimi 5' minuti della prima frazione ecco che i campani si riorganizzano, e spinti delle forti e vibranti urla in panchina di Novellino, sfiorano per ben due volte il pareggio. Al 40' è capitan D'Angelo a non inquadrare di testa la porta ascolana da posizione favorevole, ed al 45' Belloni, con un fendente sinistro batte Lanni, ma la sfera lambisce il palo e termina la sua corsa sul fondo.
La ripresa inizia con il gol del raddoppio dell'Ascoli. Questa volta Cacia veste i panni dell'assistman, serve Orsolini dopo aver portato palla per 30 metri abbondanti ed il baby attaccante, futuro juventino, calibra con un sinistro vellutato la sfera sul secondo palo. Festa grande al 'Del Duca', Avellino stordito e Novellino prova a giocarsi la carta Castaldo, per Moretti. Atteggiamento più sbarazzino degli irpini, ma i pericoli li creano sempre i padroni di casa, con lo scatenato Favilli che in due circostanze trova tra sè e la gioia del gol dapprima il portiere Radunovic, poi il muro biancoverde. L'Avellino evita di subire il terzo gol, ma in attacco risulta essere parecchio sterile. Verde ed Eusepi sono ben marcati dal blocco difensivo bianconero, quindi è Belloni l'uomo più pericoloso tra gli ospiti; sua la conclusione all'81' che però trova pronta la risposta di Lanni. Un minuto dopo Addae calcia alle stelle, poi l'Ascoli si chiude in trincea per difendere il doppio vantaggio. Non corre rischi, ci prova infatti solo Castaldo al minuto numero 87', più d'inerzia che di lucidità, ma l'arbitro Ros fischia fuorigioco. Dopo 4' minuti di recupero la gara si chiude con l'Ascoli che ottiene tre punti di platino in ottica rincorsa alla salvezza, l'Avellino compie un passo indietro rispetto alle precedenti, e più che sufficienti, esibizioni.