Nel gruppone di giocatori arrivato al Bruseschi questa estate si sapeva che c'erano molti ragazzi solo di passaggio, per partire verso un prestito o magari per una cessione definitiva. Tra i profili in bilico c'era quello di Jankto. Il ceco veniva da una stagione estremamente positiva ad Ascoli e il talento era sotto gli occhi di tutti, ma il suo ruolo iniziale (quello di centrocampista centrale con doti offensive) era abbondantemente coperto e in un centrocampo a cinque si temeva potesse non trovare spazio. Poi però Iachini ha iniziato a provarlo come esterno sinistro e l'ex Slavia Praga ha mostrato un'ottima capacità di adattamento. Questo gli ha permesso di far parte della rosa per quest'anno, con la società che ha respinto le richieste di prestito e le avances dei top club che avevano annusato un possibile affare (Arsenal in primis). All'inizio il ragazzo ha effettivamente avuto pochi minuti, poi però, con il passaggio al centrocampo a tre e l'arrivo di Delneri, ha scalato posizioni nelle gerarchie, fino a diventare titolare fisso, cosa che gli ha permesso di mettere in mostra tutte le sue capacità e i margini enormi di crescita. Cinque gol fino ad ora per Kuba, che si è guadagnato il rinnovo fino al 2021 e la stima di praticamente tutti i top club italiani e non. Ad Udinese Magazine Jankto racconta le sue sensazioni su questo primo anno in un campionato di prima categoria (non bisogna dimenticare che è "solo" un classe '96).
Non si può non partire dal rinnovo del contratto con l'Udinese fino al 2021, firmato pochi giorni fa: "Mi fa tanto piacere, sono stato contento di parlare con Gino Pozzo e firmare il nuovo contratto, è stato un grande momento. Devo ringraziare soprattutto il mister che mi dà fiducia quasi ogni partita, voglio continuare così. Anzi meglio, devo trovare continuità di prestazioni ad alto livello. Contro il Cagliari ci saranno anche i miei genitori e voglio fare bene anche per loro."
Ora Jankto, nonostante la giovanissima età, è considerato anche fuori da Udine come una delle colonne della squadra friulana: "Adesso viene il difficile: sono capace di fare buone prestazioni e l'ho dimostrato al pubblico, sono molto ambizioso e voglio fare sempre meglio, non mi accontento. Voglio solo pensare alla gara successiva, faccio tanti allenamenti, lavoro ogni giorno al massimo e cerco sempre di viaggiare sempre duecento all'ora. Non mi sono montato la testa, non posso promettere di segnare sempre ma ci provo mettendo in campo tutto quello che ho, così come i miei compagni."
Con Delneri l'atmosfera sembra essere migliorata molto rispetto al periodo con Iachini e agli anni precedenti: "Siamo diventati più gruppo, tutti scherzano e mi attaccano, ma mi vogliono bene! Sento anche l'affetto dei tifosi, quando esco mi riconoscono e mi mostrano sempre tanto entusiasmo. Udine è più tranquilla di Ascoli, ma quando vengono allo stadio ci danno una forza incredibile, sono come il dodicesimo uomo in campo!".
Contro il Napoli è arrivata una sconfitta dopo cinque risultati utili consecutivi, con errori anche pesanti: "Il Napoli ha il miglior attacco della Serie A: nel primo tempo abbiamo difeso bene, ma aver subito il gol nella ripresa ha complicato il cammino. Il pubblico li ha ulteriarmente spinti verso la vittoria, purtroppo hanno meritato loro i tre punti."
Kuba analizza poi la sfida con il Cagliari: "Giochiamo davanti al nostro pubblico dove siamo più forti, ci crediamo. Ricordiamo molto bene l'andata, dove giocammo una buona partita sbagliando troppo e vogliamo riscattarci."
Tra i gol di Jankto ci sono quelli contro squadre importanti come la Juventus e l'Inter, ma il ceco è già a quota cinque, bottino corposo per un centrocampista, però l'ex Ascoli non pensa alla prossima rete: "Peccato che i gol con le grandi non abbiano portato punti, ma è importante se fa risultato la squadra. Ma non ho pensato a nessuna esultanza in particolare per il prossimo gol."
Momento extracalcistico, il ceco pubblica molte foto del Friuli, imitando così un po' Kums, le cui foto sono state anche esposte in una mostra: "Non posso fare concorrenza a Sven, mette molte più foto di me! - scherza Jankto, ridendo - Ma il Friuli mi piace molto."
Chiusura con curiosità, Jankto in passato era partircolarmente bravo anche con i videogiochi calcistici: "Sì! Dai 15 ai 18 anni avevo cambiato casa ed ero lontano dagli amici, ho avuto qualche buon risultato nei tornei a cui ho partecipato! Ma sono contento di essere arrivato qui in Italia, dove ho imparato una nuova lingua e ora sto benissimo, sui campi veri della Serie A."