Il verdetto dell'urna di Nyon - che ha definito gli incroci validi per le semifinali di Champions League - è stato obiettivamente favorevole alla Juventus, che troverà nel suo cammino il Monaco di Leonardo Jardim. Oltre al derby di Madrid, infatti, ci sarà l'incontro tra i bianconeri ed i francesi ad infiammare la corsa per la coppa dalle grandi orecchie. La prima gara, in data 3 maggio, si giocherà allo Stade Louis II.
Forse il sorteggio più sospirato dai tifosi juventini, che così vedono scongiurati i pericoli che avrebbero porato la spinosa organizzazione dell'Atletico Madrid di Simeone e il talento delle temutissime stelle del Real di Zinedine Zidane. Attenzione a cantar vittoria troppo presto, però: perché una squadra che arriva a giocarsi una possibile finale, nella competizione calcistica più importante del mondo, non ci arriva per caso. Tra l'altro, nell'edizione della Champions League di 2 anni fa, queste due squadre si incrociarono all'altezza dei quarti di finale, con la Juventus che la spuntò nel doppio confronto grazie all'unica rete siglata su rigore da Arturo Vidal (andata 1-0 a Torino, ritorno privo di gol al Luis II).
Fattispecie differente, squadre differenti. Da allora Juventus e Monaco si sono clamorosamente trasformate. Forse chi si è reinventato in maniera più evidente è la formazione di Leonardo Jardim: il tecnico portoghese, che in passato aveva impresso a questa squadra una logica tattica molto italiana, puntando pesantemente sulla fase difensiva e sul rapido ribaltamento delle transizioni. Oggi i biancorossi, sempre sotto la direzione di Jardim, giocano un calcio spaventosamente offensivo, quasi contrario a quello che li aveva contraddistinti anni prima. Un calcio rapido, atletico, ed armonico, che prevede un'ottima dose tecnico-intellettiva nei propri componenti. Atletismo, velocità e corsa sono garantiti dalla freschezza della moltitudine di giovani assai promettenti che militano nelle fila del Monaco. Mbappè, Lemar, Bakayoko, Mendy, Fabinho, Silva.. e si potrebbe continuare. Tutti ragazzi tra i 18 ed i 23 anni, che in questa stagione stanno avendo un impatto notevole, oltre che costante, come conferma la classifica di Ligue 1, dove i monegaschi primeggiano anche di fronte a squadre come il PSG. Oltre al legno verde, il Monaco può far conto sulla forza e l'esperienza di un ritrovato” tigre” Falcao (27 gol stagionali), e sull'imperturbabilità di Joao Moutinho in mezzo al campo.
Una squadra che, come detto, contrariamente al passato, ha imparato a difendersi guardando in avanti: coperture preventive e gegen-pressing fanno parte dei princìpi coatti che Jardim impone, e che rendono le partite del Monaco un vero e proprio spettacolo per chi ama il calcio ( sinora, 90 reti in 32 partite di Ligue 1; 21 in 10 di Champions League).
La Juve, dopo il Barcellona, pesca un'altra contendente che tende a barcollare nel reparto difensivo, e che invece ama mettere alla prova la difesa altrui. Altro esame assolutamente interessante per l'organizzazione bianconera, reduce da quello, superato con il massimo dei voti, contro i catalani. 2 sono i gol sinora subiti in questa edizione di Champions League dai Campioni d'Italia, che nella fase ad eliminazione diretta non hanno ancora avuto l'occasione di osservare il pallone entrare nella propria porta. Sarà il Monaco del baby-fenomeno Mbappè e di Falcao ad interrompere questa lunga imbattibilità? O la Juve riuscirà a contrastare un altro formdabile attacco, dopo aver tenuto a bada la MSN?