All’indomani dello 0-0 ottenuto al Camp Nou contro il Barcellona che consente alla Juventus di strappare il pass per le semifinale di Champions League, l’amministratore delegato bianconero Giuseppe Marotta commenta il risultato conquistato dalla squadra all’ingresso della Lega Serie A, intercettato dai giornalisti presenti: “La qualificazione è una grande soddisfazione, ce la siamo meritata grazie alla cultura del lavoro. Ma la considero solo un traguardo che non significa nulla se non saliamo sul podio da vincitori. Abbiamo due ostacoli da superare per arrivare alla fine da vincitori”. Ovviamente tanti meriti per il tecnico, Massimiliano Allegri, ma anche della società: “Max è riuscito a plasmare la squadra e farla diventare vincente. Nei tre anni con lui abbiamo conquistato due qualificazioni alle semifinali. Ha avuto un ruolo importante, anche psicologico nella gestione degli uomini e nel dare la mentalità vincente. Grazie agli Agnelli siamo cresciuti a livello di mentalità internazionale dopo averla persa nel 2006 e ora siamo nelle prime d'Europa”.
Si parla molto del futuro del tecnico livornese, ma per Marotta non ci sono dubbi: “Gli anni con Allegri hanno portato giovamento a tutti e non intravediamo screzi tali da dire che il matrimonio si interromperà. Siamo due realtà che si trovano d'accordo”. Venerdì c’è il sorteggio, ma la Juventus ha la consapevolezza di potersela giocare con chiunque: “Atletico Madrid, Monaco e Real Madrid hanno tutte pro e contro. Ma il prossimo mese è importante anche perché comincia il rush finale per l'obiettivo scudetto”.
In chiusura, due parole su Paulo Dybala, grande protagonista all’andata con due reti ed autore di una buona prova anche al Camp Nou: “È un campione, ma il merito va dato a tutta la rosa. Dybala era una promessa, ora è una realtà. Deve crescere, ha margini di miglioramento. Sapevamo di aver fatto la scelta giusta e il tempo ci sta ripagando”.