La sconfitta contro il Napoli ha avuto come unico effetto quello di macchiare parzialmente le festività pasquali dell'Udinese. I friulani infatti, già salvi, possono mettersi alle spalle tranquillamente la caduta contro i partenopei, non senza però incamerare i possibili progressi che una partita del genere può portare. Certi elementi hanno avuto un esempio lampante dei propri limiti e questo finale di stagione, con la salvezza già raggiunta aritmeticamente e la quota quaranta punti conquistata con ancora svariate partite da giocare, è l'occasione ideale per lavorare su certi difetti senza l'ansia poi di dover a tutti i costi tornare dalla partita con i tre punti in tasca. Ovviamente questa non è una giustificazione per addormentarsi ed adagiarsi sugli allori, un errore inverso che però una guida come Delneri dovrebbe riuscire ad evitare.
Si può fare puntando sulla voglia innanzitutto di superare quota quarantaquattro punti, il bottino messo in cassaforte nell'ultimo anno della gestione Guidolin, quella dove il meccanismo di base delle zebrette si è rotto. Quest'ultimo si sta riaggiustando solo ora, dopo anni tribolati e superare le statistiche di quella squadra là sarebbe un bel segnale. Qualcuno chiede di lottare per il decimo posto però, tralasciando il fatto che ci sono quattro punti di distacco, che a cinque partite dalla fine non sono pochi, il piazzamente finale conta poco, se non si fanno discorsi che riguardino zone dall'ottava piazza in su. Ciò che conta è la crescita dello zoccolo di giovani di questa Udinese, che sta mettendo finalmente in mostra il suo talento come ai vecchi tempi, e il miglioramento del feeling con la parte "anziana" dello spogliatoio. Insomma, come dichiarato da Delneri, se si continuerà a lavorare su questo mix, si potrà tornare in alto.
Il tecnico di Aquileia è stato intervistato nei scorsi giorni da Premium Sport, analizzando la situazione e dicendo appunto di quanto squadra e società vogliano puntare in alto: “L’intenzione è di trattenere i giocatori che si sono messi in mostra e costruire le basi per il futuro. La società ha il dovere di produrre calciatori importanti e riuscire a raggiungere i risultati che otteneva qualche anno fa; cercheremo di costruire qualcosa di importante per tornare a giocare con obiettivi diversi dalla salvezza. Per innalzare il livello della squadra bisogna giocare con grande attenzione, sicuramente giocare da squadra e avere un concetto esatto di quello che si deve fare in campo. Noi abbiamo fatto gare importanti contro le grandi squadre, stiamo maturando e stiamo lavorando per far questo; occorre però avere a disposizione giocatori con certe qualità e avere tempo per costruire, stiamo anticipando la voglia di poter programmare per il prossimo anno, la società si sta muovendo in tale direzione e ciò è motivo di orgoglio e di impegno affinchè si ottenga il massimo da questa squadra.”
Proprio in vista di questa sessione estiva, che tornerà ad essere caldissima per l'Udinese, visto che è tornata a mettere in mostra svariati talenti, va letto il rinnovo di Jankto. Il ceco aveva ancora due anni di contratto, ma si è preferito prolungare il tutto ed adeguare le cifre del pezzo di carta che lo vincola ai bianconeri, visti i numerosissimi estimatori, disposti ad offrirgli da subito cifre importanti. Il prossimo nodo al pettine è Samir. Il brasiliano è incedibile, ma a quanto pare la lunghissima trattativa con il Flamengo ha portato i bianconeri all'acquisizione "soltanto" del 50% del cartellino del ragazzo. Nonostante la UEFA sia assolutamente contro queste divisioni del cartellino, in Sudamerica è ancora una cosa del tutto regolare. Pozzo e Bonato dovranno convincere dunque l'Audax di Rio (40%) e il padre del ragazzo (10%) a cedere le loro parti del pacchetto. Pena il rischio che gli altri due incomodi cerchino di spingere in tutti i modi il ragazzo verso squadre che gli offrano un contratto pesante sin da subito (presentissime come da programma), mettendo a repentaglio così la sua crescita.
Aggiornamenti infine dai campi di allenamento del Bruseschi. Angella è tornato in gruppo dopo l'attacco di gastroenterite che lo aveva messo fuori causa contro il Napoli. Sembra dunque lui l'indiziato numero uno ad affiancare Danilo in mezzo alla difesa contro il Cagliari, con Heurtaux che ha evidentemente ancora bisogno di tempo per tornare quello di una volta e Felipe che continua la fase di recupero dai problemi fisici avuti nel mese scorso. La retroguardia domenica alla Dacia Arena (Stadio Friuli) avrà un compito difficile, dovrà infatti contenere Borriello, attaccante che quando vede i colori friulani ci mette sempre un qualcosa in più per segnare. Ancora a parte Kums, alle prese con un problema all'anca. Solito lavoro differenziato per Thereau, che è diventato un po' il nuovo Di Natale in allenamento. Il napoletano aveva un preparatore e un lavoro personalizzato per quasi tutta la settimana, il francese per ora lavora per conto suo solo il martedì. Giovedì amichevole preparatoria contro il Belluno, formazione di Serie D. Calcio d'inizio alla Dacia Arena (Stadio Friuli) alle 15, ingresso gratuito in Tribuna Centrale Nord.