Barcellona atto primo: 3-0. Barcellona atto secondo: mercoledì sera. In mezzo, però, la trasferta di Pescara. Da non sottovalutare. La Juventus continua la propria marcia di avvicinamento verso il finale di stagione, tra Champions e Serie A: domani i bianconeri sono di scena sul campo del fanalino di coda, con la testa sulla partita, e non sul Barcellona, come spiega Massimiliano Allegri nella tradizionale conferenza stampa della vigilia.

"Per noi è una partita che vale tre punti, bisognerà esserci con la testa. La partita più importante è sempre quella successiva. Queste partite sono trappole se non si affrontano nel modo giusto. Il Pescara sta bene fisicamente e corre tanto, non è una squadra che subisce. Ci vorranno tecnica e lucidità", afferma il tecnico. "Giocare alle 15? Non è un problema, ma con questo clima diventa un altro sport. Correre dietro la palla diventa più difficile, ci vuole più tecnica".

Ci saranno diversi cambi nella formazione della Juventus, come spiega Allegri, a partire da Neto in porta. Davanti a lui, niente Bonucci squalificato, dunque "Barzagli gioca, il dubbio è tra Benatia e Rugani", dichiara l'allenatore bianconero, confermando anche il turno di riposo per Chiellini. A centrocampo "Khedira non sarà convocato", chance probabilmente per Marchisio. C'è invece il dubbio tra Cuadrado e Lemina a destra, spiega il tecnico, mentre "Dybala, Higuain e Mandzukic partiranno dal primo minuto", svela Allegri. Non sarà in panchina Kean: "Sta correndo ma non ancora con la squadra".

"Nonostante i cambi, bisogna ottenere i risultati", prosegue l'allenatore parlando delle scelte. "Bisogna giocare per fare gol, quindi gli attaccanti li metto in campo, vedremo poi se ci sarà bisogno di fare cambiamenti. Non credo sarà un problema la stanchezza da qui alla fine".

Titolarissimo ancora una volta Dybala, alla terza di fila (diventeranno verosimilmente quattro con la sfida esterna al Barcellona) e fresco di rinnovo contrattuale, con annessi ringraziamenti al tecnico: "Mi hanno fatto piacere le sue parole, ma i meriti sono suoi, io gli ho dato indicazioni su come e dove crescere. Paulo diventerà, insieme a Neymar, una delle stelle mondiali del futuro".

L'argentino è tra coloro che maggiormente han beneficiato del cambio modulo, riuscendo a trovare più spazi rispetto all'inizio di stagione per muoversi. Così Allegri torna sul 4-2-3-1: "Ho fatto quella scelta perchè ritenevo giusto farla, per dare qualcosa in più alla squadra, per esprimere al massimo le potenzialità che ha. La novità porta entusiasmo, poi quando c'è una squadra che si mette a disposizione è anche più facile ottenere risultati. Ha valori morali importanti".

Valori morali che permettono anche di mantenere la testa salda sulla partita di Pescara, con concentrazione e puntando alla vittoria: "Dopo un 3-0 al Barcellona può essere normale si abbia l'ondata di esaltazione, ma è un momento pericoloso. Ci vuole equilibrio. Abbiamo giocato la prima partita, ma c'è da affrontare il ritorno al Camp Nou, bisogna fare una gara migliore di quella di martedì. Bisogna rimettersi coi piedi per terra e i ragazzi l'hanno capito". Un passo per volta. Prima la A, poi la Champions. Sognando l'impresa.