Tra un match di Champions e l'altro, c'è il testa-coda insidioso rappresentato dalla gara di Pescara contro i biancazzurri di Zeman. Una partita facile sulla carta, scandagliando numeri e statistiche, ma che ripone un alto livello di difficoltà a causa della testa leggera pro-Barça. Un esempio in tal senso può fornirlo proprio la Juventus due anni or sono, quando perse malamente con il fanalino di corda Parma a cavallo dei quarti di Champions. Insomma, spina da tenere assolutamente attaccata per centrare i tre punti e annientare le residue speranze di titolo dei capitolini.
Massimiliano Allegri ha ripetuto da diverso tempo l'importanza delle seconde linee in questo mese, sottolineandolo in maniera netta nel post Barcellona. "Chi non è sceso in campo oggi dall'inizio, ci darà una grossa mano nella partita di Pescara", così il pensiero un pò parafrasato del tecnico. Ergo, più spazio alle seconde linee o presunte tali come Claudio Marchisio. Il centrocampista azzurro ha trovato poco spazio in stagione da titolare, escluso per motivi fisici prima e questioni tattiche poi. Il lento recupero verso la migliore condizione passa da queste partite e il numero 8 dovrà guidare il centrocampo bianconero all'Adriatico.
Marchisio ha giocato un'ottima gara nella partita casalinga con il Chievo Verona affiancato dallo stakanovista Khedira. Da quando è tornato dall'infortunio a fine ottobre, il principino ha collezionato 10 presenze in Serie A da titolare con un totale di 943' giocati (contando anche gli ingressi). Quella di sabato sarà l'undicesima. Marchisio dovrebbe collocarsi in regia in un centrocampo che parrebbe schierarsi a tre con gli innesti di Rincon e Lemina. Un dubbio che verrà fugato domani nella conferenza stampa di vigilia. Non ci sarà certamente Bonucci in difesa, squalificato per somma di ammonizioni e quindi già con i pensieri al Camp Nou. Chance dietro per Rugani ed Asamoah.