Leonardo Bonucci è il perno della difesa bianconera, uno dei maggiori punti di forza della Juventus, nonché uno dei principali uomini spogliatoio, è quindi inevitabile che alla vigilia di una partita così importante per il proseguimento della stagione sia lui a prendere parola. 

Lo scontro tra Juventus e Barcellona è anche uno scontro tra ideologie differenti, una squadra che predilige la difesa contro una squadra che ha il miglior attacco d'Europa e Bonucci ne è consapevole: "Per me la difesa della Juventus è migliore. Dovrà parlare il campo però e dire se è così. Messi-Suarez-Neymar sono giocatori forti, tra i primi dieci del mondo: ci servirà aiuto e sacrificio da parte di tutti. I numeri parlano per loro, e basta anche un solo lampo di talento: sarà complicato".

Non è però da sottovalutare anche l'attacco tutto argentino della Juventus, la coppia formata da Higuain e Dybala può fare molto male alla difesa blaugrana:  "In Paulo leggo il talento di un’artista, che ha aumentato la consapevolezza di quello che può fare, e quando lo fa, lo fa al cento per cento. Basti guardare la freddezza con cui ha tirato il rigore al Milan… Se non sei Dybala, Messi o quei giocatori lì, certe cose non ti riescono".

Il ricordo dell'ultimo scontro con i blaugrana però non evoca belle sensazioni. Dalla finale di Berlino 2015 però la squadra è cambiata tantissimo, ha perso praticamente tutta la cerniera di centrocampo cambiando anche il modo di giocare: "Abbiamo perso un po' di atletismo con le partenze di Vidal e Pogba, però siamo migliorati molto sotto l'aspetto della gestione della palla". Sul sorteggio, Bonucci, è molto pragmatico: "In quel momento ero in un’altra stanza, con il segnale televisivo in anticipo. Così ho detto subito ai compagni di andarci ad allenare che era uscito il Barcellona. Poteva capitarci di meglio… Peggio? Il Bayern Monaco, ha caratteristiche che in Europa contano e tanto: per esempio, non avrebbe mai perso 4-0 a Parigi".

Ed è proprio alla squadra parigina che il difensore della Juventus dedica una frecciata non troppo velata: "Nessuna squadra italiana avrebbe perso 6-1 come fatto dal PSG a Barcellona. E sono convinto che se il Psg la rigiocasse cento volte non la perderebbe così. Mi spiace, perché è una squadra di grandi giocatori, ma se la sono fatta sotto, pensando che potesse bastare il 4-0 dell’andata ed invece, anche in quelle situazioni, devi andare lì a fare la tua partita. Verratti - racconta Bonucci - mi ha detto che non riesci ad andare in pressione, ci sono spazi enormi a Barcellona. Ma io gli ho detto che nel 2013 ci avevano fatto 1-1 e il campo era grande lo stesso".