La Juventus ritorna da Napoli con un pareggio, un 1-1 che la mantiene al primo posto in classifica. Una partita strana, il posticipo della 30ma. giornata di Serie A: i bianconeri vanno avanti dopo sette minuti, poi si chiudono all'indietro, non ripartono per demeriti propri, finiscono per subire il gol del pari per meriti altrui, ma con un errore grossolano. Il giudizio generale è sicuramente negativo, nonostante il risultato possa essere considerato positivo sotto certi aspetti. Di seguito, le pagelle del match dei bianconeri.

Juventus, 5.5

Buffon, 6 – Partita di governo, ma diversa dal solito: il carattere difensivo del match lo mantiene più sulla corda. Gestisce senza particolari patemi, rispondendo con successo. Incolpevole sul gol.

Lichtsteiner, 6 – Tiene la linea e difensivamente è sicuro, lavora con efficacia su Lemina per contenere Insigne. Manca in fase di spinta, dove emergono i suoi maggiori limiti. Non perfetto sul gol, dove non si adegua all’uscita di Bonucci e rimane largo mantenendo la posizione.

Bonucci, 5.5 – L’errore macroscopico sul gol del pareggio condiziona una partita mediamente pulita, con un paio di interdizioni di successo: come contro il Milan, si stacca ed esce dalla linea lasciando il buco in cui si infila l’avversario. Non benissimo l’impostazione, pochi lanci di successo e poco contributo in uscita.

Chiellini, 6 – Si macchia di un errore su un retropassaggio che, in qualche modo, viene salvato dai compagni. In generale è però il migliore della difesa, interdice spesso sulle linee di passaggio anticipando i passaggi sui tagli di Callejon, risultando decisivo in più occasioni.

Asamoah, 5 – Dovrebbe spingere per mettere in difficoltà Hysaj, ma si perde in un bicchier d’acqua, ricadendo in vecchi difetti, così come il retropassaggio (con palo di Mertens) e i tagli alle spalle di Callejon. Passo indietro.

Lemina, 5.5 – Partita da più volti. Difensivamente è intelligente nel primo tempo, indovina i movimenti e risulta una scelta azzeccata, ma in fase di ripartenza il castello crolla. Solo una volta riesce a scappare, azione poi sfumata. Un paio di palle perse rischiano di costare carissimo, mentre in zona-gol, a inizio primo tempo, sparacchia in curva. Come sempre, potenziale inespresso. (dal 61' Cuadrado, 5 - Male, malissimo. Non punta mai l'uomo, non fa uno scatto deciso in avanti, non è mai pericoloso e non cambia la partita. Spento. Sarebbe dovuto essere una risorsa fondamentale.)

Marchisio, 5.5 – Non ha ancora i tempi di gioco e si vede. Riesce a stare al proprio posto nella linea mediana occupando lo spazio e muovendosi in maniera corretta, ma sul gol ha la colpa di rimanere a metà strada. Offensivamente nullo, non accompagna praticamente mai e non riesce a impostare con successo, spesso rinunciando direttamente. (dall'80' Dybala, s.v.)

Khedira, 6.5 – Ha l’enorme merito di firmare il gol del vantaggio chiudendo un’azione da lui avviata e creata, poi tenta di inserirsi in un altro paio di circostanze. Solita partita perfetta nel tenere la posizione e non commettere sbavature. Indispensabile.

Mandzukic, 5.5 – Sacrificio, come sempre. Riferimento per ripartire, ma mai aiutato in questo dai compagni, spesso rinunciatari nello sfruttare il suo lavoro. Rischia qualcosa su Hysaj. È condizionato anche dalla prestazione negativa di Asamoah, oltre ad essersi trovato in un contesto difficile per le sue caratteristiche, probabilmente neanche al 100%.

Pjanic, 6.5 – Ricopre più o meno quattro posizioni diverse nel corso della gara e tutte con risultati soddisfacenti. Sta alto vicino a Higuain e azzecca l’assist per Khedira con una palla fantastica; è l’unico che cerca di guardare in avanti senza lanciare e di costruire. Risolve i problemi di Allegri e non sbaglia mai difensivamente. (dall'87' Rincon, s.v.)

Higuain, 5.5 – Gioca forse una singola cifra di palloni, da uno estrae dal cilindro un’occasione. Prova percussioni in mezzo a cinque, non ha ovviamente successo, anche per demerito dei compagni di squadra. Isolato.

All. Allegri, 5.5 – Sceglie l’interpretazione difensiva e strappa un pareggio, lasciando a riposo diversi uomini pregiati. Porta però tutto un po’ troppo all’estremo e vede la sua squadra ottenere una prestazione piatta e mediamente non sufficiente. Da un altro punto di vista, invece, logica la scelta del turnover con un risultato positivo. Giudizio forse sospeso, solo il tempo gli darà ragione o torto.