Prima e seconda parte come da copione. Due esibizioni a stretto giro di posta che possono indirizzare il corso degli eventi e creare la suspense ideale nella platea. Si va in scena al San Paolo di Napoli, la Juventus è pronta ad indossare elmetto e armatura per superare lo scoglio azzurro. Appena quattro giorni di distanza tra l'atto I e l'atto II, la bellezza di 882 km da percorrere per ben quattro volte con il doppio viaggio già programmato nell'itinerario. Non ci sarà tempo per assaporare una pizza o passeggiare sul lungomare, niente affatto.
La Juventus inaugura un mese intensissimo con una partita dall'elevato tasso di difficoltà per ovvi motivi e diversi fattori: tecnico, ambientale e psicologico. Il Napoli è squadra, lo ha dimostrato largamente negli ultimi due anni e nei due precedenti scontri stagionali e il tridente è in grande spolvero; il San Paolo è statisticamente bestia nera per i bianconeri e la bolgia anti-Higuain potrebbe fare la sua parte; l'approccio alla gara, poi, potrebbe non essere ideale proprio per il successivo impegno in Coppa Italia. Allegri ha predicato la consueta calma in conferenza stampa e un'eventuale sconfitta non comprometterebbe molto in ottica scudetto.
Come non citare Higuain nell'opera del San Paolo, ospite piuttosto sgradito dopo il tradimento. Una storia d'amore sfociata nel peggiore dei modi, l'ultima apparizione nel teatro napoletano risale alla gara ultima della stagione scorsa contro il Frosinone: tripletta del Pipita, 36 goal in campionato e nome inciso in vetta, oltre quello di Nordhal, nella classifica delle reti in un singolo torneo. Poi il progressivo allontanamento con la Copa America persa in finale, le avances della Juventus e il passaggio proprio ai bianconeri attraverso il pagamento della clausola.
Il Pipita ci sarà dal 1' questa sera, uno dei pochi attaccanti realmente sani dopo il periodo-nazionali. Con Marko Pjaca fuori dai giochi a causa della rottura del crociato, Mandžukić non al meglio per un'infiammazione al ginocchio e Dybala sulla via del recupero, Allegri potrebbe sfoggiare un assetto simile a quello utilizzato a Monaco di Baviera lo scorso anno. Al servizio del bomber argentino ci sarebbero Cuadrado e Alex Sandro, abili a destreggiarsi sulle fasce e mettere dentro cross invitanti. In mezzo al campo il rientro di Marchisio dall'inizio insieme a Khedira-Pjanic mentre in difesa Chiellini scalpita.
Nel potenziale 4-3-3 (4-5-1) bianconero sarà titolare Bonucci al centro della retroguardia mentre a destra vige il ballottaggio tra Lichtsteiner e Dani Alves. Lo svizzero ha giocato entrambi i match con la nazionale mentre il brasiliano è rientrato prima grazie alla squalifica rimediata con l'Uruguay. L'uno o altro: chi gioca questa sera, lascerà il posto nella successiva partita. Provato anche Mario Lemina nel tridente offensivo, arma tattica per contenere la spinta laterale del Napoli. Nelle ultime ore il francese ha nettamente preso quota e dovrebbe partire dal 1'. Anche Mandžukić ce la fa e sarà titolare mentre per Cuadrado-Sandro iniziale riposo. Confermato il 4-2-3-1 anche in assenza di Pjaca.
Probabile formazione
(4-2-3-1) Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Asamoah; Khedira, Marchisio; Lemina, Pjanic, Mandžukić; Higuain. All. Allegri M.