In una gara vibrante e piacevole nonostante le poche conclusioni nello specchio della porta, l'Avellino torna a sorridere battendo la più quotata Spal. Un tocco, un gol, 3 punti: Umberto Eusepi, stretto nella morsa del trio Giani-Cremonesi-Gasparetto, tocca un solo pallone ma è quello decisivo. L'ex attaccante del Pisa, al secondo gol in maglia biancoverde, decide una gara che per gli irpini, reduci dai 4 gol incassati a Terni e da un solo punto nelle ultime 4 partite e in attesa di una probabile penalizzazione, aveva il classico sapore dell'ultima spiaggia.
Novellino rinuncia a Verde in favore dell'ariete romano, preferisce Migliorini a Jidayi e ancora una volta non rischia Moretti. Semplici invece schiera 8 giocatori diversi rispetto al ko subito dal Frosinone, presenta un trio di ex (Schiavon, Arini, Zigoni) e lascia in panca Antenucci e Floccari, schierando in attacco Zigoni e Finotto.
Primo tempo Dopo un quarto d'ora di studio, è la Spal a farsi pericolosa. Laverone e Paghera cercano di disegnare uno schema di calcio d'angolo troppo complicato, la Spal parte in contropiede con Finotto che in uno contro uno fa venire il mal di testa a Gonzalez, riesce a incrociare il tiro ma la palla, dopo aver superato Radunovic, fa la barba al palo. Passano pochi minuti e ancora Finotto si beve Gonzalez e serve Arini, che costringe D'Angelo al fallo da ammonizione. La linea difensiva della Spal è impeccabile nei primi 25 minuti, con la trappola del fuorigioco usata per tenere lontani da Meret Ardemagni ed Eusepi. Proprio Ardemagni, al 26esimo, è abile a controllare un lancio di D'Angelo, ma al momento della conclusione liscia clamorosamente il pallone. L'Avellino torna pericolosa dieci minuti più tardi. Laverone, contrastato da Giani, cade in area. Mentre tutti si fermano per portestare, lo stesso laterale si fionda sul pallone, Meret lo anticipa ma si trascina il pallone con le mani fuori area, venendo ammonito. La Spal reagisce col solito Finotto, che chiama alla parata d'istinto Radunovic, e il primo tempo si chiude con l'ammonizione di Ardemagni, che anticipa con la mano Meret.
Secondo tempo Semplici e Novellino non operano cambi nell'intervallo, ma è l'Avellino a rientrare più determinata.
Sugli sviluppi di un angolo, la linea difensiva della Spal si fa sorprendere da un lancio di Migliorini, che trova Eusepi libero davanti a Meret. Il tocco dell'attaccante beffa il portiere fresco di convocazione in Nazionale e fa esplodere il Partenio-Lombardi. I lupi cercano di capitalizzare il momento di sbandamento della Spal e cercano il raddoppio, ma trovano solo un paio di angoli. Dopo un quarto d'ora, Semplici decide di lanciare nella mischia Floccari. L'ex laziale fa valere subito la sua maggior classe, chiamando Migliorini e Djimsiti agli straordinari e Radunovic a una difficile respinta. L'Avellino si regge sulle spalle di un entusiasmante Omeonga, che più volte alza la diga a centrocampo ripartendo con entusiasmanti dribbling. Semplici fa entrare anche Antenucci, mentre Novellino decide di puntare sul contropiede inserendo Bidauoi per Paghera. Il cambio fa perdere quantità nella zona centrale agli avellinesi, ma permette loro di ripartire sulla fascia sinistra e di impedire alla Spal di schiacciarli nella propria metà campo. Radunovic viene impegnato soltanto da cross alti facile preda delle sue lunghe braccia, mentre l'Avellino è pericolosa in contropiede con Castaldo e Bidauoi. Un paio di fischi controversi fanno imbufalire Novellino, mandato negli spogliatoi anzitempo dall'arbitro Abbatista, ma la Spal, nonostante i 6 minuti di recupero, non ha più la forza di farsi pericolosa.