Il Frosinone di Pasquale Marino vede la Serie A sempre più vicina. A dieci giornate dal termine del campionato di Serie B, la squadra ciociara espugna Ferrara, casa della Spal, e porta a casa tre punti fondamentali per superare proprio la squadra di Semplici in ottica promozione. Dopo un primo tempo intenso ma sostanzialmente equilibrato, la squadra di casa sembra partire con il piede giusto nella ripresa, ma pecca difensivamente perdendosi, in cinque minuti, prima Ciofani, poi Ariaudo. Cinismo e spiccata personalità, unita probabilmente ad una maggiore esperienza dei romani, consentono agli ospiti di prevalere e tornare nuovamente in vetta al campionato, oltre ad allungare sul Verona terzo fermato sul pari dal Pisa a pranzo.
Schieramenti speculari quelli di Semplici e Marino, che si affidano ad una difesa a tre a protezione dei rispettivi pali difesi da Marchegiani, che prende il posto di Meret tra le fila della Spal, e Bardi. Lazzari e Costa sulle fasce per i padroni di casa, Fiamozzi e Mazzotta a contrastarli. Mezzali di inserimento Schiattarella e Mora per i ferraresi, Soddimo l'uomo tra le linee degli ospiti, a sostegno del duo di punta composto da Dionisi e Ciofani. Il solito Antenucci accanto a Floccari dalla parte opposta.
Avvio subito pimpante di gara, con le squadre che saltano a piè pari la fase di studio. Mazzotta, sulla sinistra, propizia la prima occasione ospite, con il destro di Dionisi che però non trova la deviazione di Soddimo sotto porta. La Spal si scuote immediatamente ed inizia a macinare gioco ed opportunità da rete: un'uscita a vuoto di Bardi manda in confusione Terranova, che rischia la goffa autorete ma ringrazia Mazzotta, appostato sul secondo palo; un altro errore, stavolta in fase di impostazione della retroguardia, favorisce Floccari al quarto d'ora: l'ex Bologna è bravo a servire Antenucci in profondità, il cui sinistro viene deviato da Bardi sul palo. Il Frosinone non ci sta e, a viso aperto, si riversa nella metà campo offensiva, con Soddimo che è molto abile a svariare su tutto il fronte d'attacco trovando gli spazi giusti dove pungere: al minuto 19 il suo tiro cross, che intendeva servire Ciofani, diventa una conclusione velenosa che Marchegiani osserva lambire il palo. Un minuto dopo, dalla parte opposta, è bravo Costa a pennellare per la girata di testa di Floccari, che tuttavia non centra la porta.
Scollinati poco oltre la metà della prima frazione i ritmi calano drasticamente, con gli ospiti che con un lungo ma sterile possesso palla riescono a rendere vano il pressing dei padroni di casa, meno insistente rispetto ai primi quindici minuti: Sammarco prima dal limite, Terranova successivamente di testa, provano ad impensierire la retroguardia casalinga, senza tuttavia riuscirci. Nel quarto d'ora conclusivo la sfida diventa meno emozionante ma decisamente più spigolosa, con gli animi dei protagonisti che si scaldano notevolmente. Il sinistro di Schiattarella, dopo una confusionaria azione dei padroni di casa al limite, è debole e centrale, con Bardi che controlla. Stesso esito sul destro, potente, di Castagnetti. Sul capovolgimento di fronte bravissimo Maiello a procurarsi un preziosissimo calcio di punizione dal limite, ma il destro di Soddimo viene respinto da Marchegiani poco prima dell'arrivo dell'intervallo.
Due giri di lancette sul cronometro della ripresa e la Spal prova a riprendere in mano le redini della contesa: lungo giro palla che libera al tiro Schiattarella, il cui destro viene disinnescato da Bardi. Il Frosinone non ci sta e risponde prontamente: Fiamozzi cavalca lo spazio offertogli sulla destra e, una volta al limite dell'area, trova il filtrante per Ciofani che, stranamente indisturbati, incrocia col destro beffando Marchegiani; palo interno e gol, per la gioia dei milleduecento tifosi ospiti. I padroni di casa accusano il colpo per un paio di minuti, prima di tornare prepotentemente dalle parti di Bardi: Lazzari si incunea in area ma non trova il fallo da rigore, mentre il sinistro di Floccari viene murato da un ottimo Terranova. Dopo aver contenuto la sfuriata dei ferraresi, sono i ciociari di Marino a farsi preferire per lucidità e cinismo: Mazzotta va via sulla sinistra procurandosi un corner, sugli sviluppi del quale Ariaudo, solo sul secondo palo, raddoppia.
Il doppio vantaggio sembra mettere in ghiaccio la sfida, con il Frosinone che, nei minuti immediatamente successivi al secondo gol, prova inevitabilmente ad abbassare i ritmi della sfida, addormentandoli attraverso uno sterile possesso palla. Di contro, la Spal, con la forza della disperazione più che con costrutto e lucidità, prova a dimezzare lo svantaggio, ma la mira e la scarsa precisione del duo d'attacco, oltre a quella dei rifornimenti, non permette alla squadra di Semplici di rendersi pericolosa. L'entusiasmo della formazione di casa si spegne progressivamente con il passare dei minuti, mentre gli ospiti legittimano il punteggio con Soddimo, che sfiora il tris con un potente destro a giro. I cambi addormentano ancor di più la contesa, che si trascina stancamente verso i minuti conclusivi senza alcun sussulto: Schiattarella, su punizione, impegna Bardi, sempre presente.
I cambi di mister Semplici non danno i risultati sperati, con il rigore richiesto - ma negato dal direttore di gara - da Lazzari che è l'ultimo guizzo della gara degli estensi. Anzi, è Dionisi, su punizione, a sfiorare il tris: il palo salva Marchegiani, inizialmente battuto dalla perfetta traiettoria dell'attaccante ospite. Negli ultimi dieci minuti gli ospiti si limitano a gestire il vantaggio, senza mai vedere insidiato il doppio vantaggio fino al triplice fischio finale che dà il via alla festa della tifoseria ciociara.