Anticipo della 27esima giornata di Serie A, venerdì sera, 20:45, Juventus Stadium. Si fronteggeranno ancora una volta in questa stagione Juventus e Milan, riproponendo uno dei più grandi classici del nostro campionato. Bianconeri che si presenteranno senza uno dei loro uomini chiave, Juan Cuadrado, che sin qui ha abilmente legato sviluppi di prima difficoltà con mirabolanti prodezze individuali (Inter e Lione sono solo le più recenti). Il colombiano è squalificato e non convocabile, così come Giorgio Chiellini e - probabilmente - Stefano Sturaro entrambi alle prese con guai muscolari. Milanesi che invece non potranno giovare delle prestazioni di Abate, Montolivo e Bonaventura infortunati. Nonostante il gravoso peso degli indisponibili, Montella e i suoi stanno tenendo un’ottimo rullino di marcia che li ha portati a 2 punti dall’Europa, e che li ha visti trionfare in 4 delle ultime 5 in Serie A.
Milan che dovrebbe scendere in campo con il canonico 4-3-3, mentre la Juve ha di fronte a sé diverse possibilità. Non è certo che Max Allegri confermi il nuovo abito con il quale ha vestito la Signora nell’ultimo mese e mezzo, il 4-2-3-1. Una delle spinte potrebbe trovar sede nell’indisponibilità di Cuadrado, anche se la recente ascesa di Marko Pjaca potrebbe permettere di risolvere fugacemente la questione. Il 3-5-2 sembra essere difficilmente praticabile data l’assenza di Chiellini - effettivo di incalcolabile preziosità in quel sistema di gioco, ma che comunque potrebbe venire rimpiazzato come terzo centrale dal sempre più emergente Rugani. Difficile pensare in egual modo ad un 4-3-3 specchiale all’avversario con Dyabala e Mandzukić (Pjaca) esterni, modulo che costringerebbe un Marchisio/Rincòn all’1-vs-1 isolato contro il granitico Juraj Kucka a centrocampo, abilissimo nello sfruttare le proprie abilità fisiche in ogni occasione.
Una delle variabili che potrà essere assai significativa, nella gara di domani, sarà quella dell’attenzione in marcatura. Ovviamente il messaggio è rivolto con maggior risonanza verso i giocatori rossoneri, data l’ipotesi che il pallino del gioco sarà stretto nella mano dei padroni di casa, oltre al fatto che la Juventus ha la capacità di portare palla in avanti con estrema qualità grazie alle doti di costruttore di Leonardo Bonucci.
Nel video sottostante - match di Coppa Italia terminato 2-1 lo scorso 25 gennaio - possiamo notare come i 3 del centrocampo milanese siano stati tutt'altro che armonici sulle marcature. Schermate le linee di passaggio, con il solo Locatelli ad aggredire Dybala, il Milan lascia la prima impostazione a Bonucci che trova bene Higuaìn spalle alla porta. A questo punto Bertolacci (che prima sostava sulla linea di passaggio, e quindi davanti al proprio marcatore) si trova in svantaggio sulla corsa verticale di Pjanić, completamente libero di ricevere la sponda del 9 bianconero sulla trequarti avversaria. Lo scambio porterà ad un nulla di fatto, ma l’esempio è valido per capire l’importanza della tipologia e dell’attenzione della marcatura che verrà adottata durante la gara.
Dall’altra parte, quali sono le migliori armi con le quali il Milan può colpire la Juventus? In primis, senz’altro le transizioni a sfogo laterale - generate verosimilmente da errori di costruzione della cabina di regia juventina o da palle rubate - comandate da uomini rapidi, efficaci nell’1-vs-1 come Suso, Deulofeu o Ocampos. Se invece dovesse essere il Milan a tenere il pallone, esiste la possibilità di far male all’avversario anche se schierato: alzare la palla oltre al centrocampo ed appoggiarsi ai movimenti/atletismo di Kucka non è una cattiva idea, spesso riproposta da Montella, ma che resta comunque efficace. Di alta concentrazione dovrà essere provvista anche la difesa di Max Allegri, che potrebbe essere sorpresa da lanci ben calibrati nello spazio, esaltati dalla velocità degli esterni rossoneri.
Un’altra chiave può essere rappresentata dalle palle inattive. Il Milan potrebbe soffrire sui singoli mismatches che possono generarsi in area di rigore, a seguito di corner o calci di punizione laterali, sui quali i maggiori fisicità e atletismo degli effettivi bianconeri può far la differenza. Oltre ai corner ed ai calci da fermo laterali, il Milan dovrà tenere estrema attenzione anche sui contrasti nella propria trequarti difensiva centrale, dove un semplice fallo può innescare la possibilità di far calciare verso la porta dei cecchini come Pjanić e Dybala. Montella dovrebbe saperne già qualcosa...