Nel limbo della Serie A, tra la voglia e l'ambizione di diventare grande e quella di restare nell'anonimato di una stagione che fin qui ha riservato più gioie che dolori, Fiorentina e Torino si affrontano nel posticipo della ventiseiesima giornata di Serie A al Franchi di Firenze. Affrontare il momento più difficile della stagione, per stessa ammissione di Paulo Sousa, è problematica di difficile soluzione: la cocente eliminazione rimediata in Europa League è soltanto il crepuscolo di una stagione dei viola senza infamia e soprattutto senza alcuna lode. La difesa fa acqua, così come il rapporto, logoro da tempo, tra proprietà e tecnico portoghese, che si rispecchia e trova terreno fertile in un animus molto poco pugnandi di un gruppo a cui manca spina dorsale.
Uscire dal tunnel è pratica, come detto, molto difficile, soprattutto se la struttura della rosa non aiuta affatto il processo di maturazione definitivo. Problema simile, seppur di diversa costituzione, quello del Torino di Sinisa Mihajlovic, pater familias il giusto, abile nell'usare il bastone e la carota con i suoi figli, che tuttavia stentano, quasi naturalmente, fisiologicamente, a guardare oltre il proprio naso. La crescita, in termini di personalità e di ambizioni, passa anche da momenti come questo, difficili da vivere e da superare, dove i granata hanno ottenuto una sola vittoria nelle ultime cinque gare disputate: cinque punti messi in cascina dalla trasferta di Bologna a quella di Roma, in mezzo il rocambolesco 5-3 contro il Pescara e due scialbe prestazioni contro Empoli ed Atalanta. Dov'è il Torino dell'andata, si chiede il serbo?
Gara difficile da leggere quella del Franchi, perché la testa, in questo caso, conterà più dello stato fisico di forma e delle giocate dei protagonisti. La maggiore leggerezza d'animo del Torino, contro l'esperienza dei gigliati, frastornati tuttavia e scombussolati dal poker tedesco e dalle infinite contestazioni di una piazza che non riesce a vedersi compiuta. Molto, se non tutto, risiederà nelle capacità di Sousa e Mihajlovic di caricare gli undici che scenderanno in campo: più facile a dirsi, che a farsi.
Le ultime dai campi
Potrebbe essere giunto il momento di Riccardo Saponara nella Fiorentina del tecnico portoghese, chiamato a scegliere tra l'ex Empoli e Ilicic, anche se l'assenza di Bernardeschi potrebbe lasciar campo a entrambi i trequartisti, che agirebbero alle spalle di Kalinic. Tomovic torna in difesa con Rodriguez ed Astori davanti a Tatarusanu, Chiesa ed Olivera sulle fasce, con Borja che torna in mediana con Badelj al posto di Vecino.
C'è l'idea Boyé che scombussola le idee di Sinisa Mihajlovic, quasi certo invece del resto della formazione titolare da schierare al Franchi. Davanti ad Hart solita difesa composta da Ajeti e Moretti centralmente, con Zappacosta e Moretti ai loro lati. Benassi e Baselli gli alfieri di Valdifiori (in vantaggio su Lukic) playmaker davanti alla difesa, mentre con Belotti davanti dovrebbero esserci, o quantomeno partono favoriti, Iago Falque e Ljajic, con l'argentino che scalpita alle spalle del serbo.
Le probabili formazioni
Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori; Chiesa, Badelj, Borja Valero, Olivera; Ilicic, Saponara; Kalinic. Allenatore: Paulo Sousa.
Torino (4-3-3): Hart; Zappacosta, Ajeti, Moretti, Barreca; Benassi, Valdifiori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Ljajic. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.