Una sconfitta che non può lasciare indifferenti. La Fiorentina si scioglie al Franchi contro il Borussia Moenchengladbach, perdendo per 2-4 e vanificando lo 0-1 dell'andata, abbandonando di conseguenza il sogno Europa League. C'è rammarico (oltre alla contestazione dei tifosi) nell'ambiente viola, espressa in particolare da Paulo Sousa, che ha così analizzato la gara ai microfoni di Sky Sport: "La partita sì è riaperta a fine primo tempo. Noi poi abbiamo conquistato fiducia, provando a gestire bene il gioco: ma alla prima transizione sbagliata l'abbiamo pagata. Il rigore ha scatenato la confusione. Loro sono stati bravi nei calci piazzati. Intelligenti a portare tanti giocatori tra le linee".
"In alcuni momenti oggi abbiamo pressato bene, ma loro sono stati svegli: sui contrasti, anche se perdevano il primo duello, vincevano subito il secondo. Sono stati davvero intensi, noi siamo stati bassi. E qui abbiamo subito tanto. L'intensità individuale è calata. Purtroppo non sempre riusciamo ad aggredire alto", ha aggiunto il tecnico, rimpiangendo soprattutto degli episodi sfortunati.
La sconfitta fa male e il tecnico lo sa, non si tira indietro negando l'evidenza. Ora, però, la Fiorentina deve ripartire: "La situazione è delicata: mi dispiace molto per i miei ragazzi. Il calcio è questo, anche la sconfitta è un risultato. Ora dobbiamo accettare le nostre responsabilità e onorare al massimo la nostra maglia. Il momento è difficile: serve umiltà e dobbiamo dare il massimo. Tanto lavoro, a testa bassa. Tutte le sconfitte compromettono i nostri obbiettivi, la mia missione è promuovere al meglio i giocatori a mia disposizione. E questa sconfitta, sì: ci compromette".