La Juventus fa un decisivo passo in avanti verso la qualificazione ai quarti di finale Champions League: la squadra di Massimiliano Allegri vince 2-0 in casa del Porto. Lusitani quasi mai pericolosi, chiusi da degli avversari molto aggressivi, agevolati dall'espulsione per doppia ammonizione di Alex Telles al 32'. La partita la sbloccano Marko Pjaca e Dani Alves, entrati nel secondo tempo, i quali mettono in ghiaccio il risultato in due minuti.
Le scelte di formazione
I portoghesi scendono in campo col 4-1-3-2 con il veterano Casillas tra i pali; in difesa c'è la coppia centrale composta da Felipe Augusto e Marcano, mentre Maxi Pereira e l'ex interista Telles a ricoprire le fasce. Danilo Pereira va a fare il vertice basso a centrocampo, mentre Herrera, Ruben Neves e Brahimi sostengono le azioni offensive del tandem Andre Silva-Soares.
Per quanto riguarda la Juventus, viene confermata la scelta di Allegri di non convocare Leonardo Bonucci. Il difensore italiano viene sanzionato per i recenti screzi col tecnico bianconero. Il collaudato 4-2-3-1 vede Buffon in porta; Chiellini e Barzagli, non al massimo della condizione, vengono schierati al centro della difesa; Alex Sandro ricopre la fascia sinistra e Lichtsteiner quella destra. Pjanic e Khedira vengono impiegati come mediani. Higuain è il punto di riferimento dell'attacco bianconero, davanti ai tre trequartisti Mandzukic, Dybala e Cuadrado.
La cronaca della gara
La Juventus affronta la gara con grande personalità, detenendo il possesso del pallone. Tuttavia, nonostante la supremazia territoriale, i bianconeri non riescono a concretizzare il vantaggio. Il Porto gioca i primi 45' sulla difensiva, intenzionato più a difendere il risultato che a giocarsela con gli avversari. La partita cambia con l'espulsione per doppia ammonizione (due falli in sessanta secondi) di Alex Telles. E' il 32', e Nuno Espirito Santo è costretto a sostituire Andre Silva con Layun. Sul finire del primo tempo la Signora va vicina al gol: al 39' una grande parata di Casillas nega il gol ad Higuain, autore di un tiro deviato in maniera goffa da Felipe Augusto; nel 1' di recupero, Dybala colpisce il legno alla sinistra del numero uno dei Dragoni. La Joya riesce a gonfiare la rete al 46', ma l'arbitro lo annulla per posizione di fuorigioco.
Al rientro dagli spogliatoi, il Porto trova una piccola reazione con Herrera: il capitano, su cross di Layun, anticipa Sandro di testa ma non inquadra la porta. La Juve si mostra propositiva anche nella secondi quarantacinque minuti di gioco, con i portoghesi costretti sempre a rincorrere. Allegri cerca la svolta con i cambi: al 67' Pjaca entra al posto di Cuadrado, al 73' Dani Alves rileva Lichtsteiner. I nuovi entrati danno più vigore alla manovra offensiva dei bianconeri soprattutto sulla fascia destra del campo. Il croato, in particolare, sembra veramente on fire e diventa costantemente un pericolo per la difesa dei dragoes. Il numero 20 dei bianconeri sblocca la gara al 72': Dybala sbaglia un passaggio, Pjaca trafigge Casillas sul rimpallo successivo e porta gli ospiti sull'1-0. Per il leggendario portiere iberico non finisce qui, perché due minuti più tardi arriva il raddoppio juventino: Alex Sandro crossa in mezzo, Dani Alves controlla il pallone e col piede mancino infila il pallone sul palo più lontano. Il doppio vantaggio bianconero gela il pubblico del Dragao, che non ha più parole per sostenere i propri beniamini. Le zebre spendono gli ultimi minuti dell'incontro ad amministrare il vantaggio conseguito. All'87' Khedira ha tra i piedi l'occasione per lo 0-3, ma non impatta bene in scivolata e manda la palla a lato. Tuttavia i ragazzi di Allegri possono esultare, allo Stadium si giocherà con più tranquillità.