Il disperato assalto del Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro per Nikola Kalinic non sembra conoscere sosta alcuna. Ad un mese dal rifiuto dell'attaccante croato all'ingente offerta cinese, questi ultimi ci riprovano, forti di un'offerta che l'ex Pallone d'Oro con la maglia del Real Madrid e Campione del Mondo 2006 con la maglia dell'Italia ha ri-presentato alla dirigenza viola: quarantacinque milioni di motivi per lasciare partire il centravanti gigliato, con ritocco (ancora) verso l'alto dell'offerta iniziale al nativo di Salona. Picche, ancora una volta, la risposta viola, sebbene le ginocchia tremino più del solito.
Tanti i motivi che potrebbero spingere la dirigenza della Fiorentina ad accettare l'offerta, soprattutto dando uno sguardo alla posizione di classifica che la squadra di Sousa occupa in questo momento: la qualificazione alla prossima Europa League sembra sempre più lontana, con Milan, Inter ed Atalanta che continuano a correre come delle forsennate. L'idea, del tutto da scartare, sarebbe quella di cedere il croato per ripartire con la rifondazione della rosa da questo corposo gruzzolo, anche se, ad oggi, i Della Valle sembrano tutt'altro che intenzionati a lasciarlo partire.
Sette giorni alla chiusura del mercato cinese rappresentano una forbice molto stretta all'interno della quale operare, limare i dettagli e chiudere un affare di questa portata. Sebbene sia facile pensare che nel giro di poche ore i cinesi possano colmare la distanza tra domanda (clausola rescissoria da 50 milioni di euro) e offerta (45), di difficile realizzazione sembra che Kalinic possa ripensare al trasferimento in Cina, dopo il fresco rifiuto per motivazioni squisitamente tecniche quanto morali ed ambientali.
I tifosi della Fiorentina potrebbero, così, dormire sonni tranquilli in queste ultime ore che separano il capodanno (del mercato) cinese dal fatidico gong conclusivo, con Kalinic e la dirigenza gigliata che, per ora, resistono alle infinite lusinghe di Fabio Cannavaro e del suo Tianjin Quanjian. Molto più plausibile, invece, qualora la volontà del calciatore dovesse finalmente vacillare e trovare terreno fertile nella destinazione orientale, che Kalinic si trasferisca in Cina in estate, quando a bocce ferme e con la possibilità di sostituire l'ex Dnipro anche la Fiorentina potrebbe di buon grado accettare la cessione del suo centravanti. "Ni Hao", Quanjian. Per ora.