Riccardo Saponara e il Milan, storia di un amore mai sbocciato e che forse ha lasciato più rimpianti nei tifosi rossoneri che non nello stesso trequartista, passato dall'Empoli alla Fiorentina nel corso del mercato di Gennaio. Con Paulo Sousa Saponara potrebbe forse fare un pochino più di fatica a trovare spazio in una zona di campo che ha già molti pretendenti, ma la voglia di misurarsi di nuovo con una realtà diversa da Empoli era troppo forte.
Empoli dove è tornato dopo non essere riuscito ad imporsi con la maglia rossonera, anche a causa del pochissimo spazio che i vari allenatori che ha avuto hanno deciso di concedergli. Situazione che ha generato in Saponara una voglia particolare di battere il Milan, come spiega alla Gazzetta dello Sport: "Dopo il fallimento dell’esperienza al Milan mi porto dietro l’etichetta di giocatore non adatto a certe piazze. In rossonero non ero pronto a reggere certe pressioni. Ma con la Fiorentina dimostrerò che è tutta un’altra storia. E’ l’avventura decisiva della mia carriera. Non posso sbagliare. Titolare a San Siro? Ci spero. Nelle ultime sfide coi rossoneri ho segnato due gol e servito un assist. Il Milan mi accende una sana voglia di rivincita. Ero inesperto. Forse immaturo. E il Milan non viveva un momento semplice. Ho visto tre allenatori: Allegri, Seedorf e infine Inzaghi. Non era facile investire su un giovane. Ricordo più bello? Un derby da titolare."
Adesso il passaggio in viola: "Sousa mi stimola, mi aiuta. Ho ancora bisogno di un po’ di tempo per entrare nei meccanismi della Fiorentina. Ma sono sulla buona strada. Puntiamo all'Europa, possiamo arrivare tra le prime sei." Intanto c'è il Milan, diverso da quello degli scorsi mesi secondo Saponara: "Non è quello dell’andata. Lo dobbiamo temere ma dobbiamo sapere che possiamo vincere a San Siro. Chi temo? Avrei detto Bonaventura, ma purtroppo non ci sarà. Mi piace Suso. Ha avuto bisogno di tempo. I talenti vanno fatti maturare con calma. E coraggio."