La Cina che tutti tenta e tutti vuole è arrivata fino a Verona e fino alla porta del Chievo per bussare e chiedere di potersi portare via Valter Birsa. Solita proposta economica al di sopra di ogni sospetto e normali valutazioni da parte di tutte le parti in causa. Alla fine, però, Birsa ha risposto con un cortese "no, grazie", preferendo continuare la propria avventura in gialloblu. Esperienza che potrebbe andare anche oltre il 2018, data di scadenza dell'attuale contratto del trequartista.
E' lo stesso Birsa a spiegare la situazione in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Il sogno di un calciatore è giocare la Champions League, non pensare di arrivare decimo o tredicesimo. La nostra è una realtà diversa, cerchiamo di salvarci e poi di migliorarci. Cina? Felicissimo di esser rimasto. C’è stata solo una chiacchierata. Ci pensi, certo. Se hai una famiglia, non è semplice. Le motivazioni non ci sono. Futuro? Sì, sto già pensando alle vacanze estive e a come programmarle. Mia moglie aspetta il terzo figlio, a metà luglio arriva la femmina. Ho un contratto col Chievo fino al 2018 e si parla di rinnovo. Sono contento di giocare qui, chiaro che se arriva una proposta irrinunciabile nel calcio ci pensa il club e ci pensa anche il giocatore."
Birsa fa anche il punto della situazione del Chievo in campionato, con il Napoli di Sarri prossimo avversario: "Ci siamo rilassati solo con l’Atalanta. In quella partita abbiamo sbagliato atteggiamento. Roma e Inter erano molto in forma. Con la Lazio ci siamo concentrati e abbiamo saputo soffrire. Po ci vuole sempre la fortuna, che con la Fiorentina non c’è stata, con Lazio e Sassuolo sì. Atalanta? Loro sono forti, gasati, vanno a duemila, hanno fatto maturare giovani importanti. Gomez, quando prende palla, fa la differenza. Il nostro obiettivo è sempre stato la salvezza. Dopo il Napoli ci saranno gara più semplice? Dobbiamo provarci, ma senza mai pensare che siamo il Real Madrid. Sono esami importanti che serviranno a capire che passo abbiamo."