La Juventus non si ferma. Dopo la larga vittoria di ieri sera contro il Palermo, i bianconeri sono già tornati in campo per avviare l'avvicinamento all'insidiosa trasferta di Oporto di Champions League. Chi non è sceso in campo ieri sera ha già svolto un leggero allenamento dopo il fischio finale di Di Bello, ma non per questo oggi è stato risparmiato dal lavoro atletico.
Il gruppo di Allegri è stato infatti diviso in due tronconi: chi ieri non ha giocato nemmeno un minuto contro i rosanero si è dedicato interamente ad un allenamento volto a perfezionare la condizione fisica; chi invece ieri ha giocato la partita ha svolto una seduta tecnica fatta di esercizi con la palla, scambi veloci e conclusioni nelle porte piccole, il tutto sotto gli occhi dei tifosi che hanno potuto assistere all'allenamento dei campioni d'Italia. Domani la preparazione entrerà nel vivo con i primi accorgimenti tattici da imparare per limitare la tattica ultra offensiva dei Dragoes e stavolta senza tifosi o altri intrusi a guardare ciò che Allegri studierà per fermare i portoghesi.
Il modulo, come già detto da Allegri ieri sera, resterà il 4-2-3-1 e sulla fascia sinistra Mario Mandzukic si riapproprierà della sua maglia da titolare. Gli undici titolari per la trasferta portoghese sembrano essere già scelti, anche se il tecnico bianconero proverà a recuperare almeno uno tra Barzagli e Chiellini così da schierarlo al fianco di Bonucci e dovrà comunque decidere chi escludere tra Miralem Pjanic, Claudio Marchisio e Sami Khedira, vista che il tridente è intoccabile, così come la punta, e i posti nella mediana bianconera sono ridotti a due. Tra i tre l'indiziato principale ad accomodarsi sulla panchina dell'Estadio do Dragao è l'italiano che è quello meno in condizione, anche se resterà pronto ad entrare in campo in caso di bisogno.