Una conferenza stampa incentrata soprattutto sulla sconfitta contro la Roma, per il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa, che nel consueto appuntamento giornalistico pre-gara ha esplorato anche temi inerenti il possibile undici anti-Udinese. Parlando, inevitabilmente, della debacle contro i giallorossi di Spalletti, Sousa non si è tirato indietro, sottolineando nel contempo la pericolosità del prossimo collettivo da affrontare: "Sappiamo che quando c'è una sconfitta le critiche arrivano, è normale, - ha ricordato - ma sul piano strategico, domani, cercheremo di determinare certe dinamiche che possano influire positivamente al nostro gioco.
Ho un gruppo straordinario e nessuno è stato contento del risultato di domenica, anche nei momenti di difficoltà serve attaccare per vincere la partita, è la mia mentalità. Anche durante la sconfitta, non ha senso abbassarsi ed evitare di prendere gol".
Parlando, invece, dell'Udinese, Paulo Sousa ha ricordato la pericolosità dei friulani, che sotto la guida di Delneri hanno trovato la loro dimensione, navigando tranquillamente verso l'ennesima salvezza: "L'Udinese è una squadra forte fisicamente e brava anche in contropiede, dovremo essere bravi a superare i blocchi difensivi. Sono forti, ci abbiamo sofferto all'andata a causa del loro gioco aereo e della capacità di aggredire sulle terze linee le profondità".
Passaggio obbligato, inoltre, sul momento negativo di alcuni senatori, su tutti Borja Valero e Gonzalo Rodriguez: "Hanno fatto grandi prestazioni, - ricorda Sousa parlando dei suoi due giocatori - sappiamo che quando si perde le critiche sono di più ed è normale. Sono convinto che da domani metteranno in campo tutte le loro qualità per aiutarci a vincere la partita. Kalinic e Saponara? Saponara è arrivato con un infortunio, si sta integrando. Insieme a Kalinic ha fatto tutti gli allenamenti col gruppo. E’ possibile che vengano convocati entrambi". Infine, su Babacar: " Roma ha capito cosa serviva fare, ha mostrato capacità di pressare finché la squadra è rimasta in partita. Lui sta crescendo, merita quello che ho detto".